Libro Woodward scuote Casa Bianca, le rivelazioni shock del due volte premio Pulitzer
Il presidente Usa ha accusato il blasonato giornalista, di non essere credibile
Le anticipazione esplosive sul nuovo libro del leggendario giornalista del Watergate, due volte premio Pulitzer, Bob Woodward, scuotono la Casa Bianca. Il volume in uscita il prossimo 11 settembre, “Fear: Trump in the White House”, e’ uno spietato ritratto della West Wing, descritta come ‘Crazytown’, una gabbia di matti, “sempre sull’orlo di una crisi di nervi”, guidata da “uno squilibrato” e anche “un idiota”, il presidente Donald Trump. E se la Casa Bianca ha parlato di “storie inventate da dipendenti frustrati” e il miliardario ha accusato il blasonato giornalista, tra i piu’ rispettati d’America, di non essere credibile, il volume e’ gia’ primo in classifica tra i bestseller Amazon. Di seguito le rivelazioni piu’ eclatanti di Woodward basate sulle confessioni di stretti collaboratori del presidente.[irp]
TRUMP VOLEVA ASSASSINARE ASSAD Trump voleva che il presidente siriano, Bashar al-Assad, venisse assassinato lo scorso anno, dopo l’attacco con il gas contro i civili nell’aprile del 2017. Il capo del Pentagono, James Mattis, avrebbe ignorato la richiesta. “Uccidiamolo! Uccidiamone molti di loro”, avrebbe detto Trump a Mattis, secondo Woodward, che cita fonti della Casa Bianca. Mattis gli avrebbe assicurato che si sarebbe messo al lavoro ma ha invece orchestrato un piano per un circoscritto attacco missilistico che non minacciasse direttamente Assad.
E’ COME UN RAGAZZINO DI QUINTA ELEMENTARE Mattis avrebbe paragonato Trump ad un ragazzino di “quinta elementare o prima media” quando si tratta della sua capacita’ di comprendere le questioni di sicurezza nazionale e di penisola coreana in particolare. Mattis, in una nota, ha smentito di aver fatto questa affermazione.
TRUMP, SESSIONS “UN TRADITORE” Furiosi gli attacchi rivolti da Trump al suo ministro di Giustizia, Jeff Sessions, reo di essersi astenuto dalle indagini sul Russiagate. “Questo tizio e’ un ritardato mentale. E’ uno stupido meridionale”, avrebbe detto Trump accusandolo di tradimento.
I DOCUMENTI FATTI SPARIRE DAL TAVOLO Secondo Woodward, l’ex consigliere economico del presidente, Gary Cohn, avrebbe fatto sparire, “rubandoli”, documenti dal tavolo di Trump per evitare che facesse danni firmando, ad esempio, il ritiro degli Usa dall’accordo di libero scambio con la Corea del Sud o dal Nafta.
NON SEI UN BUON TESTIMONE, RISCHI LA GALERA L’ex avvocato personale del presidente, John Dowd, gli avrebbe intimato di non parlare con lo speciale procuratore che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, perche’ da “bugiardo cronico” sarebbe finito in galera. “Non sei un buon testimone” gli avrebbe detto Dowd, “non testimoniare. O fai cosi’ o finisci con la tuta arancione”, quella dei carcerati. Il giorno dopo Dowd ha rassegnato le dimissioni.
‘CRAZYTOWN’ Il capo di gabinetto John Kelly avrebbe definito Trump “un idiota” e la Casa Bianca ‘Crazytown’, una gabbia di matti. Anche Kelly ha smentito quanto riportato da Woodward. Pure la Nbc aveva riferito di un sfogo di Kelly con alcuni collaboratori nel quale definiva Trump “un idiota”.