Licenziare chi timbra e se ne va

Licenziare quei dipendenti pubblici che, in maniera sistematica, timbrano e poi non vanno a lavorare.
È questa la strada da seguire per il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. Riferendosi alle recenti vicende di cronaca, come quella di Sanremo, il ministro, intervenendo ad una convegno sulla semplificazione organizzato da Rete Imprese Italia, ha affermato: “Un dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va deve essere licenziato”. In ogni caso per il ministro i dipendenti pubblici non sono tutti fannulloni, sfatando una serie di luoghi comuni sugli statali e ha rivolto un appello alla platea di imprenditori per superare “contrapposizioni e luoghi comuni”. “Un luogo comune di cui ci dobbiamo liberare – ha concluso la Madia – è che tutti i dipendenti pubblici siano fannulloni”.

Riferendosi poi all’operato del governo Renzi, Madia ha spiegato che l’obiettivo è quello di “fare dell’Italia un paese semplice. Un paese – ha aggiunto – dove è semplice lavorare, investire e fare impresa”. In questo senso la riforma della P.A. Voluto dalla stessa Madia, punta ad essere non solo una riforma di settore ma “una grande riforma per il nostro paese, una grande riforma per sbloccare gli investimenti”. Del resto, “non penso che sia più accettabile – ha detto il ministro – lasciare gli imprenditori ostaggio di incertezze di tempi e di regole”.

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