Ligabue racconta il disordine: la vita se ne frega delle regole

Ligabue racconta il disordine: la vita se ne frega delle regole
9 maggio 2016

“Costantemente tentiamo di dare delle regole, un indirizzo alla vita ma nella realtà la vita se ne frega”. E’ il Luciano Ligabue scrittore a parlare, l’autore della raccolta di racconti “Scusate il disordine, in uscita per i Coralli di Einaudi il 10 maggio. Sono 16 i racconti inseriti in questo libro, sedici storie tenute insieme da tre emozioni: l’amore, il sesso e la musica. Questo, in realtà, non è il debutto letterario del rocker di Correggio, che ha già all’attivo altri tre libri di racconti. E “Scusate il disordine” in qualche modo è un invito a deporre le armi di fronte al caos ineluttabile del mondo. “Il disordine -spiega – è anche bello oltre che naturale, capace di essere così pieno di mistero. Credo che arredendersi un po all’idea di questo disordine aiuti a stare meglio”. Due citazioni all’inizio del libro, da Pastorale Americana di Philip Roth e da La ballata di Adam Henry di Ian McEwan, raccontano un po’ del Ligabue lettore. Ma che rapporto ha con i libri? “Sono un lettore disordinato – ci ha detto – Ho letto quasi tutto di Philip Roth”. Ed è proprio di Roth, da Pastorale americana che è tratta una delle due citazioni all’inizio del libro. “Quella citazione introduce al clima del libro: la percezione di noi stessi e degli altri è un vero e proprio casino che lui definisce merda”. Accanto all’autore di Patrimonio, Ligabue cita Ian McEwan, che ammette di conoscere meno: “In un suo libro (La ballata di Adam Henry, ndr) ho letto che chi imbraccia uno strumento musicale imbraccia una speranza di futuro. Ecco questa è una cosa in cui io credo  totalmente”.

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