L’immigrazione e la Sicilia, i due amori di Salvini. “L’Isola non deve lavorare sulla pelle dei nuovi schiavi” (VIDEO)

Il numero uno del Carroccio è in visita al Cara di Mineo, in provincia di Catania. “Renzi e Alfano facciano chiarezza sui fondi”

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di Maurizio Balistreri

Approda in Sicilia per la terza volta in pochi mesi. Matteo Salvini oramai s’è innamorato della Sicilia. E di per se questa è già una grande notizia. Oggi è nel Catanese per continuare a cavalcare l’annosa questione sugli immigrati. “C’è una interrogazione della Lega ferma da quattro mesi, e Alfano e Renzi non dicono niente”, sbotta subito il leader leghista. “Vogliamo sapere come vengono spesi 150 milioni di fondi pubblici, per mantenere gente che gioca a pallone. Renzi e Alfano si dovrebbero dimettere”.  Il numero uno del Carroccio è in visita al Cara di Mineo, in provincia di Catania, dove sono ospitati circa 4mila immigrati. Sull’inchiesta per abuso d’ufficio e turbativa d’asta della Procura di Catania, aperta riguardo all’appalto per la gestione del Centro di accoglienza entra a gamba tesa: “Renzi e Alfano vadano in Parlamento a spiegare date e soldi. Renzi, che sull’immigrazione non spende una parola, dovrebbe spiegare come vengono spesi questi soldi e da chi vengono gestiti. O smentisce le indagini, smentisce l’illegimità degli appalti, o si dimette. Di Alfano e dei suoi amici mi interessa poco. È Renzi che deve rispondere personalmente di questa vergogna”.

Per Salvini “non è normale che la Sicilia, che ha un tasso di disoccupazione altissimo, faccia arricchire qualcuno con il business dell’immigrazione”. E così “questo centro va chiuso domani mettendo le navi della Marina militare a difendere i confini ha chiosato”. In altri termini, “la Sicilia deve lavorare, ma non sulla pelle dei nuovi schiavi”.  Inevitabile la chiosa sule operazioni Triton e Mare Nostrum: “Sono porcherie. Stanno cercando di sostituire popoli con altri popoli”.

http://youtu.be/7IsmdPUprZQ