L’immortale Berlusconi: sono pronto a ricandidarmi e a nuova alleanza per riforme

FUTURO DEL CENTRODESTRA  Il Cav: “L’Italia è troppo fragile per permettersi governi espressione di una minoranza di elettori, e nei quali il resto del Paese non si riconosce”

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Silvio Berlusconi considera “probabile e auspicabile” una sua nuova candidatura al Parlamento italiano alle prossime elezioni, da tenersi “appena possibile” ma dopo una riforma elettorale di stampo proporzionale che possa anche consentire alleanze con avversari in nome delle riforme nella nuova legislatura. E dopo la decisione della Corte europea di Strasburgo a cui si è rivolto dopo la decadenza da parlamentare che ritiene poter arrivare in tempo utile per la ricandidatura. “Noi – dice Berlusconi al Corriere della Sera- vogliamo il voto nel tempo più breve possibile. Tuttavia è necessaria una legge elettorale che consenta, come ha detto il presidente Mattarella, di andare al voto con un sistema ordinato e razionale. Questo richiede dei tempi tecnici.
Aspettiamo che la Corte costituzionale si esprima sulla legge elettorale: indicherà criteri dei quali dovremo tenere conto. Auspico tempi brevi, ma l`esperienza insegna che in questa materia difficilmente i tempi sono brevissimi, purtroppo”.

CORTE STRASBURGO Berlusconi nel frattempo conferma la disponibilità di Fi a sostenere i provvedimenti condivisi del governo Gentiloni. “Il governo Gentiloni, tranne la figura del presidente del Consiglio – afferma- è la fotocopia del precedente. Quindi non abbiamo motivi per sostenerlo, né per volerne prolungare la vita. Al contrario, ripeto, appena tecnicamente possibile si dovrà andare al voto. Nel frattempo, il Paese dev`essere governato. Quello di Gentiloni è chiaramente un governo di transizione verso il voto, ma i problemi ú come la povertà crescente ú sono gravi e non si vive di legge elettorale. Perciò siamo disponibili, dall`opposizione, a votare ogni provvedimento che a nostro parere sia positivo e utile per gli italiani”. Quanto alla sua ricandidatura in Parlamento, “la ritengo – sottolinea- piuttosto probabile e assolutamente auspicabile nell`interesse della democrazia e dell`Italia” e “la Corte di Strasburgo dovrebbe tenere conto del fatto che non è in gioco solo il destino di un cittadino europeo ú sarebbe comunque una cosa importantissima ú ma la democrazia di un grande Paese europeo”. Dunque “mi auguro che i giudici di Strasburgo abbiano la sensibilità di tenerne conto nella tempistica della valutazione di una vicenda giudiziaria che attende già da troppo tempo”.

LARGHE INTESE Sulla possibilità di larghe intese nella prossima legislatura “è necessario chiarire – afferma il leader Fi- che quando chiedo il sistema proporzionale non lo chiedo affatto per fare le larghe intese. Io voglio vincere le prossime elezioni con il centrodestra, che mi auguro unito su un progetto liberale e riformatore. Dico però che l`Italia è troppo fragile per permettersi governi espressione di una minoranza di elettori, e nei quali il resto del Paese non si riconosce. Oggi in Italia esistono tre grandi aree: noi, il Pd e i grillini, molto simili per consistenza numerica. Nessuno di questi tre poli allo stato sembra in grado di governare da solo. Se gli italiani non daranno più del 50% a un solo polo, sarà inevitabile accordarsi. Ma non è certo il nostro obbiettivo. Noi vogliano vincere da soli con il 51% e consideriamo un accordo con altre forze una soluzione residuale”.

RENZI INESPERTO “Spero – aggiunge Berlusconi- che Renzi abbia capito la lezione. Il leader del Pd ha goduto nei primi tempi di una fiducia e di una credibilità davvero alta. Molti avevano creduto che fosse un sincero riformatore e che volesse veramente porre mano a un reale e profondo rinnovamento dell`Italia. Ha sprecato questo patrimonio con un comportamento inadeguato. Voglio credere che abbia pagato anche il prezzo dell`inesperienza. Con il Pd, ma anche con le altre forze politiche, sarà ora necessario collaborare per la legge elettorale e per riprendere il cammino di riforme costituzionali veramente utili e condivise. Speriamo assai più essenziali colazioni di lavoro consumate con Renzi”. Da Berlusconi, infine, la convinzione che M5s alle prossime elezioni non vincerà. “Sarebbe ovviamente – ha affermato- una iattura per il Paese. Ma non accadrà. Gli italiani quando sono stati chiamati ad esprimersi con il voto hanno sempre dimostrato grande buonsenso. In questi anni la classe politica ú non solo quella di sinistra ú ha fatto molto per spianare la strada a Grillo, ma gli italiani sono più maturi dei politici che li rappresentano. Peraltro i grillini, con i loro comportamenti e dove hanno tentato di governare, come a Roma, hanno fatto e stanno facendo di tutto per aprire gli occhi agli elettori”.