L’India ha inaugurato oggi, sotto un imponente dispiegamento di sicurezza, per timori di manifestazioni delle comunità locali, la più alta statua del mondo, un monumento dai forti connotati politici eretto nello Stato d’origine del Primo ministro nazionalista indù Narendra Modi. Il capo del governo indiano ha ufficialmente inaugurato in persona questa “Statua dell’Unità” che svetta sopra un fiume in una regione remota del Gujarat (ovest).
L’opera realizzata in bronzo, cemento e acciaio misura 182 metri di altezza e rappresenta Sardar Vallabhbhai Patel, uno dei leader dell’indipendenza del Paese eretto a modello dal partito al potere. “Oggi è un giorno del quale ci ricorderemo nella storia dell’India. Nessun indiano potrà mai dimenticarlo questo”, ha dichiarato Narendra Modi nel suo discorso. Degli elicotteri hanno sganciato dei fiori sulla statua, dei fumogeni colorati si sono aperti ai suoi piedi.
Alta il doppio della statua della Libertà newyorkese – piedestalli compresi – la struttura rappresenta il primo ministro dell’Interno indiano (1875-1950) immortalato con un dhoti tradizionale e uno scialle sulle spalle. L’opera, che è costata 29,9 miliardi di rupie (358 milioni di euro), ha innescato le proteste delle comunità tribali locali. Queste che denunciano i costi della statua e l’impatto sull’ambiente, avevano minacciato di perturbare l’inaugurazione con delle manifestazioni. Le autorità indiane non hanno risparmiato sui mezzi per garantire un pacifico svolgimento delle cerimonie. Più di 5.000 poliziotti sono stati schierati in diversi punti in un raggio di 10 chilometri intorno al sito della statua”, ha dichiarato alla stampa Abhay Chudasama, alto funzionario della polizia locale.