L’inedito di Schumacher: “Nel 2000 il mio Mondiale più bello”
L’intervista del 2013 mai trasmessa del campione tedesco
Resta vivo nel pensiero di tutti gli sportivi il ricordo di Michael Schumacher e, anche se sulle sue condizioni di salute vige il massimo riserbo, sul sito ufficiale del campione tedesco è stata pubblicata oggi un`intervista inedita che risale al 30 ottobre 2013. Schumacher nel video risponde alle domande degli appassionati. “Il campionato più emozionante fu quello vinto a Suzuka nel 2000 con la Ferrari – dice il pilota tedesco – Il Cavallino non vinceva il titolo da 21 anni e anch`io non trionfavo da quattro. Finalmente vincemmo il campionato, un grande campionato”.
Allora a dargli filo da torcere era Mika Hakkinen, il “rivale che ho rispettato di più in carriera, sia per le grandi battaglie in pista che per una relazione molto solida anche una volta tolti i caschi”. Poi parla della sua gioventù: Quando ero piccolo in pista c`erano Ayrton Senna o Vincenzo Sospiri, li ammiravo. Il mio idolo però era Harald ‘Toni’ Schumacher perché fu un grande calciatore”. Schumacher fa poi una differenza tra la F1 del passato e la sua: “La F1 è molto dura, anche se prima lo era molto di più senza i limitatori di potenza, la direzione assistita e i vari aiuti elettronici. Però resta uno degli sport più duri che ci possano essere e necessita di una grande preparazione fisica”.[irp]
Il pilota svela poi alcuni dei suoi segreti: “La chiave del successo però è volersi migliorare sempre. Io ho sempre pensato di non essere molto bravo come pilota, questo penso sia stata una chiave per diventare quello che sono diventato. Il talento è una cosa importante nel motorsport, ma devi saperlo coltivare e sviluppare. I risultati arrivano se tutti lavorano bene nella stessa direzione. Da solo uno può fare fino a un certo punto, una squadra sarà sempre più forte. E la F1 è un lavoro di squadra”.