Se l’interesse mediatico, anche internazionale, che ha circondato queste elezioni presidenziali non ha precedenti nella storia dell’Austria, questa lunghissima campagna elettorale sembra aver invece represso il desiderio degli austriaci di recarsi alle urne. Tutti gli osservatori infatti concordano sul fatto che l’affluenza sarà inferiore alle precedenti, anche se la posta in gioco è alta e potrebbe vedere per la prima volta un esponente dell’estrema destra populista accedere alla presidenza di un paese europeo. “Il fatto che l’affluenza sia in calo dipende innanzitutto da questa infinita campagna elettorale – spiega il capo dell’istituto di sondaggi Ogm, Wolfgang Bachmayer – e anche con il fatto che l’appuntamento elettorale arrivi nel periodo natalizio”. L’istituto di sondaggi prevede “in ogni caso” un’affluenza inferiore a quella di maggio, quando si è svolto il ballottaggio poi annullato per vizi nella procedura di scrutinio del voto postale, quando la partecipazione fu del 72,65%, ricorda il sito del Kurier.
Ma anche i toni e i temi dello scontro politico tra i due candidati alla presidenza, quello dell’estrema destra Norbert Hofer (foto, dx) e l’ecologista Alexander van der Bellen (foto), hanno “disturbato” l’elettorato austriaco: “La lunga durata della campagna e l’eccessiva polarizzazione hanno allontanato molti elettori dalla politica”, spiega Bachmayer. Sicuramente il numero dei votanti per posta sarà inferiore, poiché sono state richieste meno schede elettorali postali rispetto a maggio, circa il 20% in meno. I seggi domani apriranno e chiuderanno ad orari diversi sul territorio: in alcune cittadine già alle 6, ma nella gran parte tra le 7 e le 8. La chiusura invece è prevista quasi ovunque alle 16, tranne nelle due grandi città: Vienna e Innsbruck, un’ora dopo.
Tradizionalmente nel paesino di Vorarlberg le urne saranno chiuse già alle 13. Le prime stime cominceranno ad arrivare dunque dopo le 17, ma saranno necessarie diverse ore prima di avere i risultati definitivi, tanto più che il distacco fra i due candidati si prevede sia molto esiguo, come nel ballottaggio annullato. Negli ultimi sondaggi il candidato dell’estrema destra Hofer guida di un soffio la corsa, ma la percentuale che lo distanzia da van der Bellen è sempre inferiore al margine di errore dichiarato dai sondaggisti. Neppure gli ultimi dibattiti tv sembrano aver modificato questo quadro. Come per il precedente ballottaggio si prevede che il voto delle urne darà un vantaggio a Hofer che sarà poi corretto dal voto per posta a favore di van der Bellen. Il presidente eletto giurerà e prenderà ufficialmente le sue funzioni il 26 gennaio prossimo e resterà in carica per 6 anni.