L’inquietante fascino del museo dei cibi disgustosi

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I cibi che per alcuni popoli sono nauseanti, per altri sono prelibatezze. Per mettere un po’ d’ordine nel vasto mondo degli alimenti dal fascino a volte inquietante a Los Angeles è appena stato aperto il Disgusting Food Museum, interamente dedicato a cibi “disgustosi”.

Le stesse pietanze che in alcuni paesi sono vietate perché ritenute non commestibili, per altre culture sono vere prelibatezze. Per questo il dottor Samuel West, inventore anche del Museo del fallimento, ha ideato un vero viaggio negli orrori per occhi, palato e olfatto. “Io spero che venendo qui il pubblico capisca qualcosa di altre culture e che il concetto di disgustoso cambia da paese a paese. Voglio che capiscano ad esempio che gli insetti non sono schifosi ma che possono diventare una importante fonte di proteine”.

Buono o non buono è anche questione di abitudine. “Ogni giorno proponiamo qualcosa di speciale, facciamo assaggiare una selezione di 8-10 elementi tra quelli esposti. In ogni caso raccomandiamo di usare il biglietto del museo che è una borsa per il vomito” conclude Samuel West. Tra i formaggi più puzzolenti e disgustosi anche il Casu Marzu, il famigerato formaggio coi vermi dalla Sardegna, ma anche gli smoothies di rana dal Perù, il pesce putrido svedese, le tarantole fritte e il pene del toro.[irp]