L’intelligenza artificiale fa passi da gigante in agricoltura
“Non sarà sostituita la completa attività dell’operatore ma sarà un ausilio al suo lavoro” video
In agricoltura le nuove tecnologie stanno facendo passi da gigante. L’utilizzo di applicazioni e intelligenza artificiale permette di migliorare le condizioni di lavoro e la produttività. Per fare il punto sui nuovi processi avviati con l’Industria 4.0, CNH Industrial ha organizzato un workshop tecnico a Fico Eataly World a Bologna. Gennaro Monacelli, design analysis and simulation di CNH Industrial: “Prevediamo che nel breve e nel medio termine esisterà una collaborazione tra l’operatore e la macchina a vantaggio dell’operatore. Quindi non sostituzione completa dell’operatore ma ausilio alle sue attività di lavoro, quindi aumentando l’efficienza e la produttività della macchina, che è quanto richiesto dagli agricoltori e dai nostri customer”. Una delle principali novità che si affacciano nel mondo delle macchine per l’agricoltura è la guida autonoma. Valerio Galli, managing director di Esi Italia: “Per implementare questo tipo di tecnologie è sicuramente necessario fare uno step avanti anche nelle metodologie di progettazione e verifica di quello che si fa. Una macchina autonoma, che sia per agricoltura o no, è difficile da testare.
Di conseguenza quello che cerchiamo di proporre per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi è la virtualizzazione dei test che servono per validare tutta la tecnologia che c’è a bordo macchina. Quindi validare come la macchina si comporterà in realtà, ma farlo in un ambiente virtuale, simulato, in cui ovviamente i rischi non sussistono perché c’è solo una realtà simulata”. CNH Industrial ha tra i suoi partner anche l’università di Modena che collabora allo sviluppo tecnologico delle nuove competenze del futuro. Margherita Peruzzini, professore associato al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’università di Modena: “Abbiamo un laboratorio di virtual reality e abbiamo attivato corsi specifici in cui i nostri studenti e laureandi possono sviluppare nuove competenze che l’industria nei prossimi anni sicuramente richiederà”. Nello sviluppo delle competenze, 4.0 il lavoro di squadra fra università e industria sarà dunque sempre più importante.[irp]