L’Inter batte la Sampdoria, trova il terzo successo consecutivo in otto giorni, e dimostra ancora di sapere vincere anche senza Mauro Icardi, trascinata dalla prova convincente di Perisic e soprattutto di Nainggolan che torna al gol e regala i tre punti ai compagni di squadra. Gioisce Luciano Spalletti che corre addirittura in campo ad abbracciare il belga. Lo ha fortemente voluto la scorsa estate, lo ha scelto come leader e questo gol potrebbe avere molteplici significati: tre punti e soprattutto la svolta, per rilanciare definitivamente la stagione finora deludente dell’ex romanista. Per la seconda partita consecutiva l’Inter deve fare a meno di Icardi. L’argentino lamenta un problema al ginocchio e non viene convocato ma si presenta insieme alla moglie Wanda Nara in tribuna. Un segnale distensivo importantissimo per ricucire lo strappo dopo la clamorosa decisione del club di togliere la fascia all’argentino.
I tifosi non hanno apprezzato gli enigmatici messaggi di Icardi e quando la coppia viene inquadrata si sentono i fischi dagli spalti. Poi l’attenzione, come giusto che sia, si sposta sul campo e su una partita molto difficile dall’esito quasi mai scontato. Il primo tempo e’ sostanzialmente equilibrato. La Sampdoria non impegna mai Handanovic, alla prima da capitano a San Siro, e in attacco l’Inter, come a Vienna, non e’ particolarmente incisiva. Lautaro Martinez, faro dell’attacco nerazzurro, aiuta i compagni, si impegna e lotta ma spreca forse l’occasione piu’ limpida a inizio partita. Il vero rischio per la Sampdoria, arriva al 37′ da una papera di Audero che non trattiene una conclusione morbida di Perisic. Allo scadere va in gol Skriniar ma la rete viene annullata per il fuorigioco di D’Ambrosio. La partita si sblocca nella ripresa e tutto accade in una manciata di secondi. La sfida e’ equilibrata, la Sampdoria sempre pericolosa, l’Inter ha le individualita’ per fare la differenza. Perisic e Nainggolan sono in crescita ed e’ evidente. Tornano gli affondi del croato sulla fascia sinistra e il belga, fisicamente migliorato, recupera palloni nelle retrovie, proponendosi anche in attacco.
Al 21′ Quagliarella spaventa Handanovic che salva in tuffo, poi e’ Politano a sfiorare il gol ma il suo tiro finisce a lato. Lautaro si mette in evidenza tra assist, tacchi e un velo geniale. Il gol e’ nell’aria e arriva al 28′ quando, su cross di Perisic, D’Ambrosio anticipa Murro e batte Audero. Un rapace d’aria in pieno stile Icardi. La gioia dell’Inter dura solo tre minuti perche’ Gabbiadini, appena entrato, gela San Siro trovando il pari anticipando Skriniar dopo un rimpallo in area. A far ritrovare il sorriso ai 55 mila tifosi presenti al Meazza ci pensa Nianggolan che raccoglie al limite dell’area di rigore, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, batte il portiere della Sampdoria sul primo palo. E’ la miglior risposta che Spalletti potesse chiedere ai suoi giocatori dopo una settimana di fuoco. L’Inter vince, con il gruppo e con carattere, respinge l’attacco del Milan, ora lontano 4 punti, e giovedi’ ha l’occasione per mettere il sigillo al passaggio del turno in Europa League. Sperando anche di ritrovare Icardi e i suoi gol, fondamentali per la causa nerazzurra.