Silvio Velo è completamente cieco dalla nascita. Ma questo non gli ha impedito di diventare un ottimo calciatore: dribla gli avversari, si sfianca lungo le fasce e realizza gol come se fosse un giocatore normodotato. Da 25 anni è capitano della squadra argentina dei non vedenti. Ora ne ha 44 e lo chiamano “il Lionel Messi dei non vedenti”. Il 7 settembre sarà a Rio de Janeiro, in Brasile, per partecipare ai Giochi Paralimpici, dove spera di vincere una medaglia d’oro. “Ho sempre giocato vicino a casa mia, senza alcuna assistenza per i non vedenti, con un pallone da calcio tradizionale. Poi ho scoperto che i non vedenti possono giocare a calcio con un pallone con dei sonagli e ho cominciato a pensare di poter realizzare un sogno che avevo fin da quando ero piccolo, giocare in una squadra nazionale”, racconta Silvio. “Alcuni mi hanno paragonato a Maradona, altri a Messi.
La verità è che ho attraversato due generazioni e vengo paragonato ai migliori calciatori. E questo mi dà un enorme soddisfazione”. “Silvio è un’icona – afferma Claudio Falco, viceallenatore della squadra – è un esempio per tutti i giocatori che iniziano a giocare a calcio. Ha in testa la mappa esatta del campo, una rappresentazione dettagliata del campo, dello spazio e del tempo ammirevoli, pochissimi giocatori di calcio non vedenti hanno questa abilità”. Ora tutte le energie sono concentrare su Rio. “Da 25 anni sono il capitano di questa squadra meravigliosa – prosegue Silvio Velo – ci stiamo preparando con tante aspettative per Rio, abbiamo grandi possibilità di vincere la medaglia d’oro, l’unica che ci manca. Abbiamo vinto il bronzo e l’argento, ora vogliamo l’oro”.