Politica

L’Iran accusa il G7. E i leader avvertono rischio escalation

L’Iran ha reagito duramente alla dichiarazione rilasciata dai leader del G7, definendola “parziale e irresponsabile”, dopo che i sette grandi hanno condannato l’attacco di Teheran contro Israele. In una nota, il G7 ha espresso una profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione in Medio Oriente, condannando fermamente l’aggressione militare iraniana, considerata una minaccia seria alla stabilità regionale. I leader hanno ribadito il loro impegno per la sicurezza di Israele e hanno sottolineato che le azioni destabilizzanti dell’Iran, tramite gruppi affiliati come Hezbollah, Hamas e altre milizie regionali, devono cessare immediatamente.

Nella stessa dichiarazione, il G7 ha lanciato un allarme sul pericolo di un’escalation incontrollabile nella regione, sottolineando che non è nell’interesse di nessuno. “Invitiamo tutti gli attori regionali ad agire con responsabilità e moderazione”, si legge nella nota, che evidenzia la necessità di evitare un ciclo pericoloso di attacchi e rappresaglie che potrebbe innescare una crisi più ampia. Inoltre, i leader hanno esortato tutte le parti coinvolte a impegnarsi in modo costruttivo per ridurre le tensioni attuali e rispettare il diritto internazionale umanitario.

Escalation militare e risposta israeliana

Nel frattempo, sul fronte militare, l’esercito israeliano ha intensificato le operazioni nel Libano meridionale, ordinando l’evacuazione di villaggi situati a nord del fiume Litani dopo aver colpito circa 200 obiettivi terroristici di Hezbollah. Tel Aviv ha anche confermato l’uccisione di 15 combattenti di Hezbollah, oltre ad Aziz Salha, noto per il linciaggio di Ramallah nel 2000, in un attacco aereo nella Striscia di Gaza.

Israele, secondo quanto riportato dall’emittente israeliana Channel 12, starebbe coordinando con gli Stati Uniti una risposta forte e decisa all’attacco iraniano, da attuarsi nei prossimi giorni. Fonti ministeriali israeliane hanno indicato che “molte opzioni” sono sul tavolo, ma che l’attacco di martedì scorso non passerà senza una risposta significativa da parte di Israele.

Il messaggio dell’Iran agli Stati Uniti

Parallelamente, l’Iran ha inviato un messaggio agli Stati Uniti attraverso il Qatar, affermando di non volere una guerra, ma avvertendo che “la fase di moderazione unilaterale è finita”. Il riferimento appare legato alla mancata risposta di Teheran all’uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, lo scorso luglio, in un attacco israeliano. Teheran ha anche avvisato che qualsiasi nuova aggressione israeliana riceverà una “risposta non convenzionale”.

Italia e la sicurezza dei cittadini all’estero

In Italia, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha rassicurato il Parlamento sulla situazione degli italiani presenti in Iran. Circa 700 connazionali sono stati invitati a tornare in Italia con i voli commerciali, che stanno gradualmente riprendendo. Tajani ha ribadito l’impegno delle ambasciate italiane e dell’Unità di crisi della Farnesina nel fornire assistenza e aggiornamenti di sicurezza per garantire la protezione dei cittadini italiani nella regione.

In conclusione, il Medio Oriente si trova in una fase di tensione crescente, con i timori di un’escalation incontrollabile che coinvolgerebbe potenze regionali e internazionali. La comunità internazionale, rappresentata dal G7, sta cercando di contenere la crisi, ma le mosse delle principali forze coinvolte indicano un futuro incerto e potenzialmente pericoloso.

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