E’ di quattro morti (compreso l’attentatore) e 20 feriti il bilancio ancora preliminare dell’attacco sul ponte di Westminster, nel cuore di Londra, a due passi dal Parlamento. E nel compound parlamentare, secondo le ricostruzioni ancora parziali della polizia, l’aggressore ha cercato di entrare dopo aver investito un gruppo di pedoni: almeno due i morti tra i passanti, ma fonti ospedaliere avvertono che tra i coinvolti, alcuni hanno “catastrofiche ferite”. Insomma, il conteggio potrebbe salire. La terza persona uccisa è l’agente di polizia, accoltellato dall’uomo che – sceso dalla Hyundai nera la cui corsa è finita contro la recinzione di Westminster – ha cercato di forzare l’ingresso verso il parlamento e dopo aver ferito a morte l’agente è stato ucciso dalla polizia. Fra i feriti accertati figurano anche una donna caduta nel Tamigi e ricoverata in gravi condizioni nel vicino Saint Thomas Hospital, situato di fronte al Parlamento, all’estremità opposta del ponte, e tre studenti liceali francesi. Quanto a possibili feriti italiani il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha assicurato che sono state “già attivate tutte le strutture della Farnesina per verificare la presenza eventuale – che ci auguriamo non esserci – di connazionali tra i feriti”.
Alfano ha precisato che sono stati “già attivati tutti i nostri canali consolari e diplomatici per verificare al meglio delle nostre possibilità e con tutta la rapidità del caso la eventuale presenza di italiani”. Dopo voci di un attacco compiuto da due persone, la polizia ha confermato di ritenere che solo un uomo sia entrato in azione, quello ucciso dagli agenti e che considera l’attacco di matrice terrorista, forse ispirato dalla propaganda dell’Isis. Le modalità di esecuzione – l’auto sulla folla e l’arma bianca, che figurano sulle istruzioni dello Stato islamico sul web – del resto ricordano da molto vicino almeno due dei più sanguinosi attacchi compiuti in Europa: il primo a Nizza il 14 luglio del 2016, giorno della Festa nazionale, e quello al mercatino di Natale di Berlino del dicembre successivo. L’aggressore è stato descritto come un 40enne dai tratti asiatici: sono girate fotografie in cui lo si vede a terra, esanime, con una barba scura piuttosto lunga. Secondo notizie di stampa britannica, l’attentatore potrebbe essere stato un predicatore di Clapton noto per i suoi sermoni radicali, già condannato per finanziamento del terrorismo.
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Isis attacca Londra: 4 morti e 20 feriti
Subito dopo l’attacco, che coincide con il primo anniversario dei sanguinosi attentati jihadisti all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles del 22 marzo 2016, il Parlamento è stato blindato e ai deputati è stato in un primo momento ordinato di non lasciare l’edificio: le forze dell’ordine sono penetrate all’interno e hanno setacciato piano per piano il palazzo. Sul ponte di Westminster sono stati inviati gli artificieri, nel timore che nella vettura finita contro la recinzione del compound parlamentare vi potesse essere un ordigno. Successivamente tutto il personale i deputati, i ministri presenti nel palazzo di Westminster sono stati evacuati nella vicina Abbazia di Wesminster. La premier britannica Theresa May sta bene e “non è stata coinvolta nell’incidente”, ha fatto sapere Downing Street subito dopo la notizia di un’evacuazione d’urgenza della premier.Testimoni oculari hanno visto un gruppo di agenti di sicurezza che scortavano la May verso una Jaguar color argento. Poco dopo la Primo ministro ha convocato una riunione straordinaria del comitato di emergenza per la sicurezza nazionale Cobra. Il capo dell’esecutivo ha detto in serata che “i suoi pensieri” vanno alle vittime e alle loro famiglie. Alla notizia dell’attacco a Londra, il parlamento di Edinburgo ha sospeso il dibattito sul nuovo referendum per l’indipendenza della Scozia. Messaggi di solidarietà e di condanna dell’attacco sono immediatamente arrivati dalle principali cancellerie occidentali. Il presidente Usa Donald Trump ha telefonato alla May confermandogli il sostegno del suo Paese.