Sette persone arrestate. Sette probabili terroristi pronti a preparare un altra strage di Natale ma che già la polizia australiana seguiva da giorni. ha annunciato oggi d’aver sventato un “complotto terroristico” ispirato dallo Stato islamico (Isis), arrestando diverse persone che progettavano diversi attentati per il giorno di Natale nel centro di Melbourne. Il capo della polizia dello Stato di Victoria, nell’Australia sudorientale, Graham Ashton, ha precisato che le persone fermate progettavano di colpire con esplosivi, armi da fuoco e armi da taglio, i luoghi emblematici della città come la stazione, la Piazza della Federazione e la cattedrale di Saint-Paul. “In queste due ultime settimane (…) abbiamo dovuto condurre un’inchiesta penale relativa alla formazione di quello che noi pensiamo essere un complotto terroristico”, ha detto il funzionario alla stampa.
“Noi pensiamo – ha aggiunto – che ci fosse l’intenzione di realizzare quello che noi chiamiamo un attacco con modalità multiple, probabilmente il giorno di Natale. L’attacco (…) doveva comprendere un’esplosione, l’utilizzazione di esplosivi, e noi abbiamo le prove”. Sulle sette persone arrestate stamani, cinque restano in carcere. Tutte erano sorvegliate da diverse settimane. Dei cinque, quattro sono nati in Australia e sono d’origine libanese. Il quinto è nato in egitto, ma ha nazionalità australiana. Tutti hanno una ventina d’anni. “Noi pensiamo che essi si siano certamente auto-radicalizzati, ma che siano stati sipirati dall’Isis e dalla propaganda dell’Isis”, ha chiarito ancora Ashton. Gli attacchi, nell’ipotesi accusatoria, avrebbero potuto fare “un gran numero di morti e feriti”. Il primo ministro Malcolm Turnbull ha ringraziato i servizi di sicurezza e la polizia, affermando che hanno permesso di evitare una probabile catastrofe. “Si tratta di uno dei più importanti complotti terroristici che si siano progettati negli ultimi anni”, ha detto. “Noi – ha continuato – ci avviciniamo a Natale, un periodo nel corso del quale ci riuniamo nella pace e l’amore con le nostre famiglie. Questi terroristi cercavano di rovesciare questo fatto”. Ma ora “sono stati arrestati e non costituiscono più una minaccia per gli australiani”.