Cronaca

ll Tribunale boccia Onida. Respinto ricorso sul referendum costituzionale: non lede libertà voto

Il Tribunale di Milano “salva” il referendum costituzionale del 4 dicembre. Il giudice civile Loreta Dorigo ha infatti respinto il ricorso presentato il 27 ottobre scorso dal costituzionalista Valerio Onida contro la consultazione popolare del 4 dicembre. Bocciato anche l’analogo ricorso depositato il 20 ottobre da un gruppo di legali composto da Aldo Bozzi, Claudio e Ilaria Tani con il supporto “ad adiuvandum” di Felice Carlo Besostri (gli stessi che, con il loro intervento, spinsero la Consulta a dichiarare l’incostituzionalità del Porcellum).

Nel mirino dei ricorrenti è finita la legge istitutiva del referendum (la 352 del 1970) che a loro giudizio violerebbe la costituzione perché non prevede lo spacchettamento del quesito in presenza di tematiche non omogenee tra loro. E’ il caso della consultazione popolare del 4 dicembre sul pacchetto di riforme costituzionali messo a punto dal governo, con gli elettori chiamati a esprimere un sì o un no su 5 questioni eterogenee e diverse: il superamento del bicameralismo paritario, riduzione del numero dei parlamentari, contenimento dei costi della politica, l’abolizione del Cnel, e la revisione del titolo V della Costituzione. Da qui la richiesta di Onida e degli altri avvocati di sollevare questione di legittimità costituzionale davanti alla stessa Consulta. Istanza bocciata dal giudice civile che oggi ha sciolto la sua riserva decidendo di non inviare gli atti del ricorso alla Corte Costituzionale. “Non ritiene il Tribunale di ravvisare una manifesta lesione del diritto alla libertà di voto degli elettori per difetto di omogeneità dell’oggetto del quesito referendario”, ha detto Loreta Dorigo.

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redazione