Locomotiva Roglic, si prende crono e leadership della Vuelta
Lo sloveno senza rivali. Ex leader Quintana sprofonda a oltre 3′
Formidabile Primoz Roglic: in un colpo solo diventa uno dei pochi corridori in attivita’ ad avere vinto almeno una tappa in ciascuno delle tre grandi corse a tappe (Giro d’Italia, Tour, Vuelta), aggiudicandosi la cronometro individuale da Jurancon a Pau, e indossa la ‘camiseta roja’ di leader della 74/a corsa spagnola. Lo sloveno, come una vera locomotiva, copre i 36,2 chilometri del percorso odierno in 47’05”, mettendosi tutti gli avversari alle spalle e infliggendo distacchi piuttosto elevati ai principali antagonisti nella lotta per il successo di Madrid. Roglic da’ 1’29” al connazionale Tadej Pogacar, oggi 11/o ma primo dei big; 1’38” ad Alejandro Valverde, 13/o; 2’00” a Miguel Angel Lopez (14/o), partito 2′ prima di lui e umiliato con un sorpasso all’ultima curva; 3’06” a Nairo Quintana, partito ultimo e naufragato al 27/o posto.
Adesso, nella classifica generale, Roglic ha 1’52” su Valverde, che e’ 2/o; 2’11” sul colombiano Lopez, 3/o; 3’00” su Quintana, 4/o; 3’05” su Pogacar, 5/o e sempre in corsa per il podio. Mancano ancora 11 tappe ed e’ chiaro che, quello odierno, non puo’ essere considerato un verdetto definitivo, ma resta comunque il messaggio lanciato dallo sloveno che dimostra di tenerci parecchio a questa Vuelta. Tuttavia, per conquistarla, dovra’ sudarsela su ogni salita che, da domani fino a Madrid, la renderanno un vero e proprio inferno. Ma non solo per lui. Domani e’ in programma l’11/a frazione, da Saint Palais a Urdax-Dantxarinea, nella regione della Navarria, lunga 180 chilometri e con tre colli da scalare: il Col d’Osquich, dopo 77,2 km, che presenta una salita lunga 4,9 chilometri al 6,1%; il Col Ispe’guy, dopo 123,2 km, con un’ascesa di 7,2 km al 7,1%; infine, il Col de Otxondo, dopo 142,8 km, con 7,6 km al 4,7%.