L’Opera di Parigi ha la sua prima étoile asiatica
La sudcoreana Sae Eun Park: l’arte va oltre la razza VIDEO
Quando Sae Eun Park fece l’audizione per l’Opera di Parigi non immaginava dove sarebbe arrivata 10 anni dopo. La 31enne sudcoreana è diventata oggi la prima ballerina asiatica a conquistare il massimo riconoscimento di “étoile” nei 352 anni di storia del balletto nel tempio della danza. Una promozione arrivata mentre la danza classica affronta continue richieste di rappresentare maggiormente diversità e inclusione. Lei è una delle due sole étoiles nate all’estero, ha sfidato anni di formazione diversa, barriere linguistiche, un infortunio e ha superato i rigidi esami che portano a ottenere i gradi d’eccellenza.
“Credo che l’arte, non solo la danza, trascenda la nazionalità e la razza” ha detto. “Sono la prima ballerina asiatica a essere un’étoile e questo è diventato un argomento di discussione, ma penso che sia qualcosa di molto naturale”. Il mondo della danza è molto competitivo, soprattutto ad alti livelli ma per Sae Eun Park è normale, si è abituata e fuori dalla sala, dice, gli altri ballerini sono come una famiglia. Per andare avanti bisogna trasformare i “rivali in amici”. “Non avrebbe importanza se ci allenassimo separatamente, ci alleniamo tutti insieme, quindi non puoi evitare di assistere a come ballano gli altri anche se non vuoi, e questo può rendere chiunque molto ansioso. Succede a tutti – spiega – non solo a me”.