L’opera monumentale contro la censura, il Partenone di libri

L’evento di arte contemporanea in scena ogni cinque anni nella città universitaria tedesca di Kassel

L'opera monumentale contro la censura il Partenone di libri

È uguale in tutto e per tutto al Partenone dell’Acropoli di Atene se non fosse per un dettaglio: le sue colonne e i suoi muri non sono sono fatti di marmo, ma di libri proibiti, vietati nei secoli scorsi o nel presente. “Il Partenone di libri” è l’opera principale esposta a Documenta, l’evento di arte contemporanea in scena ogni cinque anni nella città universitaria tedesca di Kassel. Il lavoro dell’artista argentina Marta Minujin, 74 anni, icona della pop art sudamericana è un invito a combattere contro ogni tipo d censura e sorge nello stesso luogo in cui nel 1933 i nazisti diedero alle fiamme i libri di scrittori ebrei o marxisti. “Ci si sente molto vicino ai libri, ma nello stesso tempo è un’opera monumentale, è questo che attira molto – spiega il curatore Pierre Bal-Blanc – l’idea è attirare l’attenzione sulla problematica della circolazione delle idee, il ritorno a certe forme di oscurantismo”. L’opera avrà le stesse dimensioni del Partenone originale, 70 metri di lunghezza e 10 di altezza, e sarà composta da 100mila copie di circa 170 titoli, da “1984” di George Orwell ai “I versetti satanici” di Salman Rushdie.