Non si placa lo scontro sulla sanità tra Roma e Palermo. Al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che batte cassa a Roma per i 600 milioni della sanita’, Beatrice Lorenzin in una intervista al quotidiano ‘La Sicilia’ risponde gelida: il governo nazionale “non e’ il cattivo della compagnia”, ma e’ la Regione a essere “inadempiente sul contratto di prestito di oltre due miliardi” e i soldi di questo ‘tesoretto’ “non sono svincolabili”. Non fa sconti a nessuno, il ministro della Salute che nel corso dell’intervista ripercorre la “serie di ritardi e mancanze” del caso Nicole. Con particolari “sconvolgenti”: l’ambulanza usata, “un mezzo privato con la revisione scaduta”, non era di quelle per le emergenze, ma “per il trasporto infermi”. Glissa sull’invito provocatorio di partorire in Sicilia i suoi due gemelli: “Non mancano bravi medici e strutture adeguate, deficitaria e’ la politica”. Non infierisce sull’assessore Lucia Borsellino: “Sta facendo del suo meglio, ma deve avere il pieno sostegno del governo regionale”. E sull’Ismett avverte: “Eccellenza internazionale, ma teniamolo compatibile con i conti”.
