Lorenzin gela entusiasmi siciliani: “Griglia Lea non è pagella”

di Maurizio Balistreri

Continua la battaglia sulla sanità e che vede in prima linea, tra l’altro, Beatrice Lorenzin a la Regione Sicilianna. Ultimo terreno della polemica, la cosiddetta “griglia Lea” sui livelli essenziali di assistenza. In pratica, per il ministro della Salute la classifica in base alla quale la Toscana supera l’Emilia e la Lombardia perde quota, “non è una pagella”. In altri termini, “i dati emersi sulle valutazioni in base alla griglia Lea sono dati parziali, devono essere integrati e arrivano da un tavolo interlocutorio”. Insomma, la presunta bocciature di Regioni come la Lombardia, secondo Lorenzin, è dunque “una questione giornalistica” perché “i parametri attuali dei Lea vanno avanti dal 2007 e sono oggettivi, ma dobbiamo leggerli per quello che sono. Non sono pagelle. Nel Patto per la salute è prevista una revisione di questi parametri che è in atto. Le interpretazioni giornalistiche sono un cosa, le interpretazioni che fa il ministero sono un’altra cosa”.

SICILIA Le parole del ministro indirettamente gelano gli entusiami siciliani e in modo particolare di Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana e che a proposito della classifica “lea” aveva affermato: “I problemi sono ancora molti, ma la graduatoria ‘lea’ parla chiaro: la Sicilia si piazza a ‘metà classifica ‘: un dato incoraggiante che oltretutto registra una crescita negli ultimi anni”. Tuttavia, Digiacomo non molla e ritorna alla carica. “Il ministro Lorenzin dichiara che la Sicilia è inadempiente perché non ha acceso il mutuo per pagare il debito pregresso in Sanità, mutuo già votato il mese scorso dall’Ars. A questo punto spengo le polemiche con Beatrice Lorenzin: inutile polemizzare con un ministro che non sa neppure di cosa parla”.

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