Lorenzin, nuovi LEA lavoro poderoso. Costeranno 415 mln. Ecco le novità

4 febbraio 2015

Un lavoro “poderoso” e “molto importante”, tanto che potrebbero esserci “elementi che vadano corretti”. Lo ha spiegato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso di un’audizione in Commissione Igiene e Sanità del Senato illustrando l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, i LEA, garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale. Un aggiornamento, ha ricordato, che non veniva fatto da 13 anni, ma nella nuova versione, ” e’ stato previsto – ha detto – un aggiornamento continuo e sistematico”.

I fondi per i nuovi LEA sono inseriti nel budget 2014-2016 del Patto della Salute: “415 milioni di euro – ha spiegato Lorenzin – e non il miliardo che era stato preventivato, perché c’è stata una compensazione: abbiamo preso atto che alcune innovazioni erano già state inserite nel sistema, molte Regioni si erano aggiornate da sole”. Tre le novita’ piu’ rilevanti l’ingresso della fecondazione assistita omologa ed eterologa, il laser per la degenerazione maculare senile, indagini per la diagnosi di celiachia e per una serie di malattie rare.

Intanto, lo stesso ministro ha controfirmato oggi il decreto di riordino delle Scuole di specializzazione di Medicina già firmato nei giorni scorsi dal ministro dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca Stefania Giannini. Il provvedimento diminuisce mediamente di un anno la durata dei percorsi di studio nelle scuole di specializzazione, rendendo più aderente la normativa italiana a quella stabilita in ambito comunitario. Questo consentirà ai giovani medici di fare prima il loro ingresso nel mondo del lavoro, rendendoli, al contempo, più competitivi all`interno dei Paesi dell`Unione europea.

Tale riduzione, spiega il Ministero della Salute in una nota, riguarda circa un terzo delle scuole di specializzazione sulle 55 restanti dopo il previsto accorpamento di 5 scuole e la soppressione di quelle di Medicina aeronautica e spaziale e di Odontoiatria clinica generale. Il Decreto prevede, tra l`altro, per la scuola di specializzazione in chirurgia generale e per quella in neurochirurgia un percorso di studi della durata di 5 anni a fronte dei 6 anni fino ad oggi previsti. Il provvedimento valorizza ancora di più, rispetto al passato, l`obiettivo professionalizzante delle scuole di specializzazione; infatti prevede che almeno il 70% della formazione dovrà essere dedicato allo svolgimento di attività pratiche e che le stesse potranno essere espletate non solo nelle università, ma anche nei presidi ospedalieri e nelle strutture territoriali del Servizio sanitario.

Articolo aggiornato alle 17:30
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