Lorenzin, pronti ad assumere 20mila ricercatori nella sanità

Lorenzin, pronti ad assumere 20mila ricercatori nella sanità
28 aprile 2016

Ricercatori assunti nel servizio sanitario nazionale con contratti che possono durare 7 anni ma anche il doppio. “Potrebbero essere meno di 20mila ma anche di più. Molti soldi li spendiamo già per chi sta negli Irccs e ci saranno stanziamenti aggiuntivi. Non ci dimentichiamo però che con il nuovo sistema chi non produce ricerche interessanti smetterà di essere pagato. Stiamo creando uno scenario nuovo, nel quale dare tranquillità a chi già lavora e offrire nuove opportunità a chi ha talento”. Lo spiega in un’intervista a “Repubblica” il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Con dei bandi selezioneremo chi merita di ottenere il finanziamento per condurre una ricerca – precisa il ministro – Sceglieremo non solo in base alle pubblicazioni fatte ma anche all’idea di studio proposta, valutando che margini di sviluppo pratico ha. Poi offriremo contratti che in una prima fase arrivano a durare fino a 7 anni. Ci saranno valutazioni ogni anno per capire come procede il lavoro. Se tutto va bene si potrebbe arrivare fino a 15 anni di contratto. Altrimenti si interrompe il rapporto”.

Lorenzin sottolinea che “chi fa ricerca negli Irccs e in generale nel sistema sanitario talvolta guadagna pochissimo, anche solo 800 euro al mese. Vogliamo portare lo stipendio a 1.800-2.000 euro. Ma l’importante è dare la stabilità anche dal punto di vista della prospettiva. Spesso i ricercatori vanno via dall’Italia proprio perché non hanno certezze sul futuro del progetto di studio che stanno portando avanti. Così perdiamo persone che potrebbero produrre valore qui. Miglioriamo le condizioni di vivibilità, diamo loro la possibilità di costruire una carriera in Italia, teoricamente anche all’interno di un reparto ospedaliero, e non se ne andranno per sempre”.

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