Lorenzin: tutti a scuola, vaccinati e non. Non c’è nessun piano di divieto

 SALUTE “Il ministro: “Solo con una legge del Parlamento si possono vietare le lezioni. Immunizzarsi non è un rischio, serve a salvaguardare la comunità”.

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A scuola possono entrare tutti i vaccinati e non. Lo ha ribadito a chiare lettere il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo il Consiglio dei Ministri di ieri. ”Non c’è nessun piano in atto per bloccare l’accesso nelle scuole dei bambini non vaccinati” ha detto Lorenzin ”qualora dovesse esserci un’ iniziativa del genere dovrebbe passare per il Parlamento”. In pratica ”nel piano nazionale dei vaccini, non c’è scritto da nessuna parte che i bambini che non lo fanno non possono entrare a scuola”. Il ministro ha sottolineato invece la necessità da parte delle Regioni di approfondire il tema dei vaccini”. La mancanza dei vaccini potrebbe mettere a rischio non solo i propri figli ma bambini, che per varie patologie, non possono essere vaccinati. Dobbiamo, ovviamente monitorare questa situazione”. ”Le Regioni – ha detto ancora Lorenzin – hanno approvato un piano estremamente importante perché affronta il calo dell’indice di vaccinazione nel paese” e”che prevede una serie di campagne di sensibilizzazione nei confronti dei genitori ma anche di formazione dei pediatri e medici di famiglia”. Il problema del”decremento delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative – ha concluso – rischia infatti di minare l’effetto gregge”. Sottrarsi alle vaccinazioni” mette a rischio la sicurezza”del bambino e di”tutti i bambini che sono intorno”.

Occorre ”vaccinare un’intera comunità per proteggere le persone più fragili che non possono essere vaccinate”. “Immaginate un’epidemia di meningite” o ricordiamo che”abbiamo avuto la polio in alcune aree del Medio Oriente. Ogni giorno 4 milioni e 200 mila persone prendono l’aeroplano, i virus non chiedono il permesso per entrare nei confini, quindi la vaccinazione rimane lo strumento primario di salute pubblica”. Per la Lorenzin vanno sradicate le paure ataviche nei confronti dei vaccini obbligatori. In questa direzione andranno le campagne di sensibilizzazione promosse.”Non esiste nessuna correlazione tra autismo, epilessia e vaccinazione – ha affermato il ministro – Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, tornando a invitare i genitori a vaccinare i loro figli. ”Facciamo affidamento sulla scienza quando stiamo male, dobbiamo farlo anche quando non stiamo male” ha detto ricordando che in molti paesi del continente africano chiedono aiuto all’Italia per le loro campagne di vaccinazione. Intanto è diventato virale sui social network l’appello di mamme e medici che si sono mobilitati contro la disinformazione nel web sui vaccini quella #iovaccino #iomivaccino #VaccinarSì. Lo ha rivelato l’indagine del progetto Ue”Action plan on Science in Society related issues in Epidemics and Total pandemics (Asset)”.

Da quando è stata lanciata, lo scorso 13 ottobre – evidenza il report Asset – ha registrato una media di 194 tweet al giorno, oltre 8.500 persone hanno partecipato alla discussione online e quasi 1.300 hanno citato l’hashtag #iovaccino. L’iniziativa è stata rilanciata anche dall’Unicef Italia e dal Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze) molto seguiti su Twitter. Il link più citato dai sostenitori della campagna è la petizione promossa da un’altra madre, Alice Pignatti, che ha chiesto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di approvare una legge che avrebbe reso i vaccini obbligatori per accedere scuola pubblica. Ad oggi, la petizione ha raccolto 29.544 sostenitori. E sempre sull’argomento vaccini da segnalare che a metà mese si aprirà ufficialmente la campagna di vaccinazione gratuita contro l’influenza che batte alle porte e in molti casi è già entrata. ”Lanciamo la campagna “Noi ci vacciniamo” – ha spiegato Claudio Cricelli, presidente della Società italiana medici generici -Negli ultimi anni abbiamo assistito a un calo preoccupante del numero di cittadini vaccinati, a fronte di un’offerta che e’ rimasta invariata. Si stima che solo il 20 per cento degli operatori sanitari (medici e infermieri) si protegga, un dato troppo basso”. Il virus è stato isolato lo scorso 9 ottobre, la campagna vaccinale proseguirà fino a Natale.