Azioni di sostegno e di ascolto per i bambini dell’Istituto “Falcone-Borsellino” di Santa Croce di Camerina, la scuola che frequentava il piccolo Andrea Loris, ucciso misteriosamente lo scorso 29 novembre nel paese ibleo. E’ il progetto su cui sta lavorando l’Ordine di Sicilia degli Assistenti sociali. Un’iniziativa che mette a disposizione le proprie metodologie e figure professionali a favore degli alunni. “La comunità di Santa Croce e in particolare la scuola elementare frequentata dal piccolo Loris Stival, sono stati travolti da una tragedia senza precedenti per cui è impossibile essere preparati- afferma la presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali, Bianca Lo Bianco (foto)-. Ci si trova di fronte a situazioni familiari e tragici eventi, che diventa arduo spiegare senza che la vicenda lasci strascichi psicologici e sociali tra i bambini e le loro famiglie”. La presidente evidenzia che “abbiamo figure professionali molto competenti e siamo pronti a fornire sostegno e metodologie utili ad una pianificazione di misure ed interventi di prevenzione, che possono anche essere realizzati mettendo in rete le risorse già esistenti sul territorio, ma con opportuna strategia organizzativa”.
In ogni caso, per la Lo Bianco, “queste tragedie non possono essere solo vissute, sviscerate, divulgate ed archiviate, ma devono condurre la nostra società ad una riflessione profonda e ad una rivisitazione e rimodulazione di tutto un sistema di prevenzione e contenimento dei disagi che non può essere né improvvisato, né sviluppato sull’onda dell’emergenza”. L’Ordine degli Assistenti sociali, inoltre, chiede alla Regione Siciliana la condivisione di un progetto con gli Istituti scolastici per un piano d’intervento a sostegno degli alunni e delle loro famiglie.
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