di Alberto Di Majo
Luce, acqua e gas: la Camera dei deputati paga bollette da record. In tutto 6 milioni di euro all’anno. Nello specifico: 4.810.000 euro per l’elettricità, 1 milione per il gas e 275 mila euro per l’acqua. Non avrà tanti “inquilini” ma i costi sono salatissimi. Più o meno come Latina, che ha 120 mila abitanti. Il Comune pontino, infatti, paga 6 milioni di euro per le utenze di uffici, scuole, impianti sportivi, chiese e edifici comunali.
I costi energetici di Montecitorio, tanto per fare un altro esempio, sono pari a quelli della base militare Usa “Ederle 2” di Vicenza, un “quartiere” che assorbe ogni anno 4 milioni di metri cubi di gas e 20 milioni di kilowatt, oltre a 600 metri cubi al giorno di acqua. Non solo. La Camera dei deputati spende altri 2 milioni e mezzo di euro ogni anno per la manutenzione degli impianti di condizionamento, elettrici e termoidraulici.
Una situazione insostenibile che ha spinto l’ufficio di presidenza di Montecitorio a correre ai ripari. È stato il deputato del MoVimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro, a proporre di creare un “Comitato Verde” che prenda in esame i costi energetici e, ovviamente, li riduca. La proposta è stata approvata all’unanimità. “Sarà istituito un gruppo di coordinamento che si occuperà di abbattere radicalmente i costi delle forniture energetiche di Palazzo Montecitorio”, spiega Fraccaro, che rivendica: “È un’altra vittoria a 5 Stelle, un ulteriore passo verso la trasformazione della Camera dei deputati in una struttura verde ed eco-sostenibille”.
Sarà un’impresa difficile ma necessaria, visto che, fa i conti ancora Fraccaro, «a causa di impianti fatiscenti, tecnologie datate e sistemi di alimentazione energivori, Palazzo Montecitorio spende circa 30 milioni di euro in ogni legislatura per i soli costi di luce, acqua e gas. Un salasso insostenibile”. Il programma prevede un piano di efficientamento per ridurre gli sprechi e, contestualmente, un aumento delle prestazioni. Sarà anche pomosso, pecisa ancora Fraccaro, “un utilizzo rispettoso delle risorse e, in definitiva, rendere la Camera un modello per le altre amministrazioni”. Anche perché “la riqualificazione e il risparmio energetico rappresentano la via maestra per la creazione di nuovi posti di lavoro, il rilancio dell’edilizia e l’abbattimento delle emissioni di CO2. Le istituzioni, per prime, devono poter dare il buon esempio ai cittadini”.