I viaggi della speranza continuano a mietere vittime. Altri diciotto corpi senza vita sono stati recuperati la notte tra sabato e domenica scorsi. In queste ore gli uomini della Marina militare continuano la ricerca di oltre 200 dispersi. In sostanza, ennesima tragedia. Da qui l’attacco del ministro dell’Interno, Angelino Alfano nei confronti di Bruxelles. “L’Europa deve dirci con chiarezza se e’ pronta a subentrare a Mare nostrum ha detto il ministro intervistato dal Tg1 -. Abbiamo salvato migliaia di vite umane, ora l’Ue deve affrontare il tema della frontiera. Se non se ne fara’ carico – avverte – l’Italia dovra’ assumere delle decisioni e prendere delle proprie responsabilità”. Una dichiarazione che sa di aut aut nei confronti dell’Ue. Tuttavia, Alfano ha aggiunto che “la mia idea e la mia proposta e’ che Mare Nostrum non faccia il suo secondo compleanno”. “Non possiamo accettare che l’Europa dica ‘non abbiamo soldi’ – ha chiosato -. E perche’, noi li abbiamo?”. Insomma, l’annosa questione immigrazione è “un tema generale, da Europa e l’Europa se ne faccia carico”. Infine, riferendosi all’Ue, ha ribadito: “Se non se ne fa carico properremo che l’Italia dismetta Mare Nostrum, mentre continuera’ a farsi carico del soccorso in mare e di cio’ che attiene al diritto internazionale e umanitario”.
L’operazione militare e umanitaria nel Canale di Sicilia denominata Mare Nostrum è iniziata il 18 ottobre 2013 per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria in corso nello Stretto di Sicilia, dovuto all’eccezionale afflusso di migranti. Come riporta lo stesso sito della Marina militare, l’operazione consiste nel potenziamento del dispositivo di controllo dei flussi migratori già attivo nell’ambito della missione Constant Vigilance, che la Marina Militare svolge dal 2004 con una nave che incrocia permanentemente nello Stretto di Sicilia e con aeromobili da pattugliamento marittimo. In altri termini, Mare Nostrum ha una duplice missione: garantire la salvaguardia della vita in mare e assicurare alla giustizia tutti coloro i quali lucrano sul traffico illegale di migranti.