Passi in avanti sulla proposta per creare – dopo molti mesi di crisi – un meccanismo di limitazione massima (price cap) ai prezzi del gas naturale in Europa. “Eravamo a tanto così da un accordo”, ha riferito il ministro dell’industria della Repubblica Ceca, Jozef Sikela nella conferenza stampa della presidenza di turno dell’Ue al termine di un Consiglio straordinario sull’energia. Il nodo resta la soglia massima oltre la quale scatta il meccanismo di limitazione. Si tratta ora tra 160 e 220 MWh. Un netto progresso rispetto ai divari che esistevano in precedenza. E intanto è stato fatto un progresso rilevante su un altro aspetto collegato a questi temi: l’ultima versione su cui hanno negoziato i ministri prevede che il meccanismo di limitazione scatti dopo soli 3 giorni consecutivi di superamento delle due soglie chiave: il massimo consentito ai prezzi stessi sui contratti Ttf di Amsterdam (livello che deve ancora essere definito) e il limite (35 dollari) sul differenziale (spread) tra questo e il prezzo del gas naturale liquefatto su altri hub che sono ancora da definire.
I nodi rimasti da sciogliere sono stati quindi rinviati al Consiglio Energia ordinario del 19 dicembre. Dove, in caso di accordo, saranno approvati anche gli altri regolamenti, quello sugli acquisti congiunti Ue di gas e quello sulla solidarietà sulle forniture tra Paesi in caso di crisi. “C’è stato un accordo sui meccanismi ed è stato stabilizzato un testo. Ci sono alcuni punti che vanno definiti e lo saranno al Consiglio energia di lunedì prossimo. Il punto principale in discussione è la soglia di prezzo”, ha sintetizzato il ministro dell’Energia, Gilberto Pichetto Fratin incontrando brevemente i giornalisti al termine delle riunioni. “Dobbiamo assicurare che la situazione di questa estate non si ripeta. Ora dobbiamo mostrare unità”, ha detto ancora Sikela. Anche perché sulle scorte di gas e energia se in Europa “siamo in una posizione relativamente sicura per questo inverno,il prossimo inverno potrebbe essere più difficile”, ha affermato la Commissaria europea all’Energia, Kadri Simson. “Per questo dobbiamo continuare a lavorare sui meccanismi” di rafforzamento delle forniture “e andare avanti su altri terreni, come sugli acquisti congiunti di gas. Sono fiduciosa – ha concluso – che la presidenza ceca (di turno dell’Ue-ndr) riuscirà a trovare un compromesso”.