L’Ue saluta Macron, ma populismo resta. Juncher: “Francia ha scelto futuro europeo”

L’Ue saluta Macron, ma populismo resta. Juncher: “Francia ha scelto futuro europeo”
8 maggio 2017

La vittoria di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali in Francia e’ stata salutata con un grande sospiro di sollievo e una speranza dalla leadership europea. Il successo del candidato centrista e la sconfitta della leader del Front National, Marine Le Pen, non solo confermano che l’onda del populismo puo’ essere arginata: l’arrivo all’Eliseo di un leader che ha fatto campagna a favore dell’Unione europea in un paese tradizionalmente sovranista potrebbe segnare anche il rilancio del progetto comunitario dopo una lunga crisi iniziata proprio in Francia con il “no” nel referendum sul trattato costituzionale nel 2005. “I francesi hanno scelto un futuro europeo”, ha detto il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker (foto), che ha inviato una lunga lettera di congratulazioni, pochi minuti dopo l’annuncio dei risultati. Quella di Macron e’ “una vittoria per un’Europa forte e unita e per l’amicizia franco-tedesca”, ha spiegato la cancelliera tedesca, Angela Merkel. “Contiamo su una Francia al cuore dell’Europa per cambiare insieme l’Unione e avvicinarla ai cittadini”, ha detto il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani. Molti analisti si aspettano che l’arrivo all’Eliseo di Macron possa riaccendere il motore franco-tedesco alla base della costruzione europea. Un primo segnale e’ stato la telefonata che Merkel ha voluto fare a Macron appena eletto. Il leader di En Marche in campagna elettorale ha piu’ volte ribadito la volonta’ di riallacciare una relazione forte con Berlino.

A Bruxelles e nelle capitali in molti si dicono sollevati dalla vittoria di Macron. Appena sei mesi fa, dopo il voto dei britannici a favore della Brexit nel referendum del 23 giugno 2016 e l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, un successo di Marine Le Pen che avrebbe portato alla fine del progetto europeo non era escluso. “La Francia ha fatto tremare l’Europa”, ha ammesso Guy Verhofstadt, capogruppo dei liberali all’Europarlamento, dicendosi “sollevato dalla disfatta che (Macron) ha inflitto alla demagogia e al populismo”. Per Gianni Pittella, leader dei Socialisti&Democratici, e’ “scampato pericolo” perche’ “la Francia ha scelto l’Europa contro la paura”. Secondo Manfred Weber, presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo, la sconfitta di Le Pen e’ un “immenso sollievo”. Aldila’ delle reazioni dentro l’Europarlamento, molti capi di Stato e di governo oltre a congratularsi con Macron hanno voluto sottolineare la volonta’ di “lavorare insieme” per rafforzare l’Europa. Il belga Charles Michel ha parlato di un “nuovo slancio europeo”. Lo spagnolo, Mariano Rajoy ha indicato la strada di un’Europa stabile, prospera e piu’ integrata”. Juncker detto che Macron potera’ le idee di un’Ue “forte e progressista che protegge tutti i suoi cittadini” nel dibattito sul futuro dell’Ue. Superata la stagione elettorale in Francia e in Germania – a settembre si vota per rinnovare il Bundestag a Berlino – il cantiere delle riforme nell’Ue, e in particolare nella zona euro, dovrebbe essere finalmente riaperto. La vittoria di Macron tuttavia non e’ considerata definitiva.

“La battaglia contro il populismo deve continuare. Non e’ ancora vinta”, ha avvertito Juncker in un’intervista alla radio francese France Inter. “Questa vittoria ha lasciato l’amaro in bocca” perche’ in Francia, come in Austria, Olanda e Regno Unito, le forze dell’estrema destra “continuano a prosperare”, ha detto il socialista Pittella. Del resto, sono i populisti anti-europei i primi a voler continuare a battersi contro l’Ue. “Milioni di patrioti hanno votato per te!”, ha scritto l’olandese Geert Wilders in un messaggio twitter diretto a Marine Le Pen: “Vincerai la prossima volta e anch’io!”. La vittoria di Macron significa “altri 5 anni fallimentari, piu’ poteri all’Ue e il proseguimento dei confini aperti”, ha commentato il fondatore dell’Ukip, Nigel Farage: “se Marina resiste, puo’ vincere nel 2022”. Molto prima di quella data, c’e’ un appuntamento che spaventa l’Ue: le elezioni politiche in Italia dove, secondo i sondaggi, una maggioranza degli elettori potrebbe votare per forze politiche apertamente ostili all’Ue. “Se l’Italia cade, la vittoria di Macron sara’ stata inutile”, commenta una fonte europea.

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