Luigi Sbarra pronto a lasciare la Cisl: chi sarà il nuovo segretario?
Il leader del sindacato ha espresso il suo supporto per Daniela Fumarola ed ha anche commentato positivamente la recente Manovra di bilancio del governo
In una recente intervista rilasciata al quotidiano “Avvenire”, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha annunciato che a gennaio inizierà il processo di transizione per il rinnovo della leadership del sindacato. Sbarra, che raggiungerà i 65 anni nel febbraio 2025, si appresta a lasciare il suo ruolo, segnando così la fine di un mandato caratterizzato da significativi cambiamenti e dialogo con le istituzioni.
“A gennaio avvieremo le procedure di consultazione per garantire un ricambio della segreteria generale nel segno di quel consenso e quella democrazia interna di cui parlavo prima, ricercando la massima unità interna”, ha dichiarato Sbarra. Ha sottolineato l’importanza del rinnovamento a tutti i livelli dell’organizzazione, valorizzando competenze, professionalità, entusiasmo e passione dei sindacalisti Cisl.
Per quanto riguarda la successione, Sbarra ha espresso il suo supporto per Daniela Fumarola, attuale segretaria generale aggiunta: “Penso che l’attuale segretaria generale aggiunta, Daniela Fumarola, eletta un anno fa a questo ruolo, abbia il profilo giusto per guidare la Cisl per i prossimi anni con responsabilità, autorevolezza, pragmatismo, autonomia dalla politica, concretezza. Ma naturalmente sarà il Consiglio generale a doversi esprimere.”
Durante l’intervista, Sbarra ha anche commentato positivamente la recente Manovra di bilancio del governo, sottolineando che molte delle richieste avanzate dalla Cisl sono state accolte. Tra le misure citate, il taglio strutturale e rafforzato del cuneo fiscale, l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef per sostenere redditi fino a 40 mila euro, la proroga triennale della detassazione su salari di produttività e welfare contrattuale, il potenziamento della defiscalizzazione sui fringe benefit, e il finanziamento di 5,5 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici per il triennio 2025-27 e l’accantonamento per il ciclo 2028-2030.
Sbarra ha anche elogiato il sostegno alla famiglia, la conciliazione vita-lavoro, l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, e gli investimenti in sanità, oltre agli sgravi fiscali per le assunzioni al Sud, il rifinanziamento della Legge Sabatini e l’istituzione della Zes unica. “Sono misure e provvedimenti che non vogliamo lasciar intestare alla politica perché frutto delle proposte e rivendicazioni della Cisl,” ha aggiunto, enfatizzando la necessità di un dialogo continuo tra istituzioni e parti sociali per costruire un Patto che promuova coesione e innovazione, in linea con le indicazioni del Presidente Mattarella.