Ha ottenuto il 33,5% di share la prima puntata della seconda stagione de “Le indagini di Lolita Lobosco”, in onda in sei puntate su Rai 1, con protagonista Luisa Ranieri. Il vicequestore del commissariato di polizia di Bari è sempre alla guida di una squadra di soli uomini, impegnata in diversi casi, alla ricerca dell’assassino del padre. Ironica, solare, empatica, femminile, esce dai cliché delle fiction poliziesche, mostra fragilità e dubbi.
La prima stagione della serie aveva un enorme successo, l’attrice spiega: “Secondo me è piaciuto il fatto che abbiamo raccontato una donna non perfetta, una donna imperfetta, una donna che al di là di quello che gli altri pensano “è bella, quindi dovrebbe avere uomini, cose, situazioni”, è una donna che ha un sacco di fragilità, un sacco di criticità, proprio perché è una donna ormai anche radicata in quello che lei è, non è disposta ad andare intorno all’altro. Mi piace di lei quella spregiudicatezza, anche il suo godersi il suo bicchiere di vino la sera. Ed è un aspetto che piace in generale alle donne e piace anche a me”.
A proposito di come stia cambiando la rappresentazione delle donne nelle fiction italiane Luisa Ranieri dice: “Secondo me stiamo lavorando su una strada ma non siamo ancora arrivate all’obiettivo, però tanto si sta facendo, tanto si è fatto e tanta strada ancora c’è da fare. Però la cosa che mi rincuora è che anche solo rispetto a dieci anni fa, ormai sono dieci anni che a capo della fiction Rai abbiamo due donne, adesso il Presidente del Consiglio è donna, quindi questo mi fa ben sperare, vuol dire che la strada nel Paese, la cultura sta cambiando”.