Al primo turno delle elezioni presidenziali in Brasile, il presidente brasiliano uscente Jair Bolsonaro insegue il leader della sinistra Luiz Inacio Lula da Silva, dopo avere ottenuto un risultato che lo premia oltre ogni aspettativa dei sondaggi. Solo cinque punti dividono i due principali candidati alla presidenza, poco più di 6 milioni di voti, con Lula che ha ottenuto il 48,4% dei voti contro il 43,3% del rivale di destra e presidente uscente, secondo i dati ufficiali del Tribunale elettorale superiore (TSE). Simone Tebet del Movimento Democratico Brasiliano ha ottenuto il 4,1% dei voti validi e Ciro Gomes del Partito Democratico del Lavoro ha ricevuto il 3,05% delle preferenze. Se, dunque, il vantaggio di Lula sul suo principale rivale era atteso, il risultato ottenuto da Bolsonaro – otto punti in più rispetto a quelli accreditatigli dall’ultimo sondaggio Datafolha pubblicato sabato – ha destato più di qualche sorpresa e rende più che incerto il duello tra i due candidati in vista del ballottaggio.
Gli elettori brasiliani avranno ora quattro settimane per decidere quale dei due contendenti dovrà guidare il Paese. Il secondo turno è previsto il prossimo 30 ottobre. Lula, comunue, resta ancora il favorito per la vittoria: l’ultimo sondaggio DataFolha, pubblicato sabato, attribuiva all’esponente delle sinistra il 54% dei voti contro il 38% di Bolsonaro, in caso di ballottaggio. Dopo una campagna molto tesa, molti temevano il verificarsi di episodi di violenza durante le operazioni di voto. Nell’ultimo dibattito televisivo prima dell’apertura delle urne, il presidente Bolsonaro ha definito Lula un ladro, in riferimento alle accuse di corruzione che lo hanno tenuto in carcere per 580 giorni prima dell’annullamento della condanna. Lula, a sua volta, ha etichettato Bolsonaro come un pazzo. Ma il presidente del TSE, Alexandre de Moraes, ha sottolineato che si è trattato di “un’elezione assolutamente pacifica”.
Lula ha detto ai giornalisti ieri sera a San Paolo di essere fiducioso di vincere al ballottaggio. “Avremo la possibilità di fare un dibattito faccia a faccia con l’attuale presidente per sapere se continuerà a dire bugie”, ha detto Lula, che è già stato presidente dal 2002 al 2010. Da parte sua, in una breve conferenza stampa, Bolsonaro ha affermato che il voto riflette le cattive condizioni economiche avvertite dai brasiliani più poveri e ha promesso di correre in aiuto agli elettori preoccupati per l’aumento dei prezzi. “Ci aspetta un secondo turno in cui tutto è pari per entrambi, anche il tempo” della pubblicità televisiva, ha detto, impegnandosi “con la classe più colpita dalla crisi” a rilanciare l’economia del Paese.
D’altra parte, gli elettori in Brasile hanno molte preoccupazioni urgenti, come l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, che hanno contribuito ad aumentare la povertà e la fame. Molti elettori hanno anche menzionato l’istruzione e gli alti livelli di disuguaglianza del Brasile come questioni da porre in cima all’agenda del nuovo presidente. Gran parte della campagna, tuttavia, è stata oscurata dalla preoccupazione che Bolsonaro potrebbe non accettare la sconfitta dopo aver affermato che “solo Dio” potrebbe rimuoverlo dal suo incarico di capo dello Stato.