Alla vigilia di Pasqua, quando molti italiani hanno già prenotato voli e alberghi per trascorrere alcuni giorni di vacanza fuori dall’Italia, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ordina cinque giorni di quarantena per chi rientrerà in Italia dalle vacanze pasquali. Se ciò non fosse scritto nero su bianco su un’ordinanza ministeriale, qualcuno avrebbe ragione di parlare di fake news. Ma così non è. Infatti, ieri mattina, Speranza ha dato vita al provvedimento – scadrà il 6 aprile – che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea, tampone in partenza, quarantena di cinque giorni e ulteriore tampone alla fine dei cinque giorni. Una mossa che vuol essere, secondo fonti di Palazzo Chigi, un “forte deterrente” alle partenze ma che sa di beffa per gli italiani e le imprese turistiche, già sul piede di guerra.
Il titolare alla Salute sembra mettere le mani avanti. E così, secondo la stessa fonte, Speranza avrebbe firmato l’ordinanza “concordata” con il premier, Mario Draghi. In pratica, un intervento chiesto da tutti i partiti, dopo le polemiche per la possibilità di andare in vacanza fuori dal Paese mentre i passaggi tra le regioni sono vietati. In soldoni, altro paradosso e altra mazzata per il comparto turistico. Infatti, tra le tante bizzarre norme anti Covid-19 varate dal governo Draghi, c’è quella che, in sostanza, ti permette di fare le vacanze pasquali all’estero ma non ti dà la possibilità di trascorrere il week end di Pasqua in Italia, in quanto è vietato spostarsi tra una regione e l’altra e tra un Comune e l’altro.
Negli scorsi giorni, tra l’altro, aveva provocato polemica la nota con la quale il Viminale aveva sancito il via libera alle vacanze pasquali all’estero: era stata confermata la possibilità di andare all’estero per turismo, raggiungendo l’aeroporto, nonostante la zona rossa e il divieto in Italia di spostamenti tra regioni. Lo stesso che blocca turisti e viaggiatori sul territorio nazionale. In alcuni casi non è possibile, per ordinanze regionali, nemmeno raggiungere le seconde case, nonostante sia previsto dalle misure nazionali. Un caos. Il provvedimento di Speranza nasce del crescente numero di prenotazioni di voli e soggiorni all’estero registrato in questi ultimi giorni. Quindi, nel timore che potesse accadere quanto già successo la scorsa estate con migliaia di persone in viaggio e un aumento dei contagi al rientro, il ministro taglia la testa al toro ed emana l’ordinanza “deterrente”.
Certo, sarebbe stato meglio informare gli italiani almeno due settimane fa, della quarantena che di certo creerà non pochi disagi e difficoltà al rientro in Italia. Oppure, bastava prendere una decisione drastica, come quella che il governo ha preso per il nostro Paese, ovvero vietando i viaggi per turismo all’estero. Di certo, le prenotazioni di voli, finora, sono oltre le aspettative. Stando ai tour operator, per gli italiani, la Spagna resta la meta più ambita, con le Canarie, proprio come sta accadendo nel resto d’Europa. Da Milano Malpensa e da Verona sono ormai totally-booked i voli diretti verso Tenerife e Fuerteventura, per dirne una. Nella top-ten delle mete preferite, figurano anche Malta, Andalusia e Marocco. D’altronde, è proprio a causa delle restrizioni nazionali contenute nel Dpcm del 2 marzo 2021 che sono molti a guardare all’estero per qualche giorno di relax.