Non sono solo i renziani a rispedire al mittente l’apertura al Movimento 5 Stelle fatta stamane da Dario Franceschini sul Corriere della Sera. L’ex segretario Dem afferma che i 5 Stelle “sono diversi dalla Lega. Insieme possiamo difendere certi valori”. Ma non la pensa allo stesso modo Luigi Di Maio.
“I media ogni giorno provano ad accostarci alle altre forze politiche – scrive il vicepremier in un post su Facebook -. Ormai è diventato l’hobby di molti commentatori e pseudo analisti politici. Perché lo fanno? Per mettere zizzania. Ci provocano in tutti i modi, ma forse non hanno ancora capito una cosa: noi siamo orgogliosamente diversi da tutti gli altri. E lo abbiamo dimostrato in questi anni con i fatti. Ultimamente i giornali non fanno altro che scrivere di un’alleanza tra Pd e MoVimento in procinto di decollare. A giorni alterni anche esponenti di spessore del Partito democratico provano ad aprire al MoVimento, ad esempio oggi lo fa Dario Franceschini con un’intervista rilasciata al Corriere. Quanta fantasia!”.
Quindi la stoccata finale al Pd:”Lo ribadiamo ancora una volta – chiosa Di Maio -. Noi siamo orgogliosamente diversi dal Pd e non vogliamo avere nulla a che fare con un partito che invece di supportare la nostra battaglia di civiltà nei confronti dei cittadini, ha saputo criticare il reddito di cittadinanza e oggi sta facendo le barricate contro il salario minimo. Noi siamo profondamente diversi da questi individui che hanno tradito la fiducia degli italiani!.
Anche il deputato del Partito democratico, Andrea Romano, boccia l’apertura di Franceschini ai 5 stelle. Per l’esponente dem, “all’Italia serve un’alternativa al governo Lega-Cinque stelle: un’alternativa netta e riconoscibile, che gli elettori possano comprendere con chiarezza. Anche per questo la proposta di Franceschini e’ sbagliata: nei tempi (perche’ dopo un anno di governo Salvini-Di Maio tutti sanno che i provvedimenti del governo sono condivisi da Lega e Cinque stelle), nei modi (perche’ Nicola Zingaretti e’ stato molto chiaro nell’escludere un’alleanza tra Partito democratico e Cinque stelle), nei rischi che comporta per lo stesso Pd (che perderebbe istantaneamente, il consenso di tutti gli italiani che non si riconoscono in questo governo incapace e dannoso per il Paese”, ha concluso Romano.
Interviene anche Matteo Renzi. “Se qualcuno vuole davvero fare l’accordo con i Cinque Stelle ci provi, alla luce del sole, senza dover attaccare me – ha detto l’ex segretario -. Io non condivido questa scelta e per il rispetto che devo a chi mi ha eletto nel collegio, non votero’ la fiducia a un Governo Pd-Cinque Stelle. Chi vuole provarci lo faccia: nessuno potra’ impedirmi di oppormi ad alta voce come e’ mio diritto”. “Tutte le volte che faccio una intervista contro Salvini e Di Maio – ha aggiunto Renzi – parte qualcuno dal PD che mi attacca. Ci sono abituato, non e’ piu’ un problema. E mentre io ieri sera difendevo la comunita’ di donne e uomini del PD dalle schifose strumentalizzazioni di Di Maio sulla vicenda dei poveri bambini di Bibbiano, altri aprivano ai grillini. Penso che il PD dovrebbe occuparsi di fare opposizione al Governo, non a me. Ma questa e’ un’altra storia”.
In sostanza, per Renzi “ci vuole chiarezza, una volta per tutte. E allora prendo sul serio le parole di oggi di Dario Franceschini, in una intervista in cui per meta’ attribuisce a me la colpa di tutto cio’ che e’ successo in questi mesi e per meta’ fa l’elogio del Movimento 5 Stelle: ‘Insieme possiamo difendere certi valori’ dice Dario dei grillini. Insieme a loro, ok. Ma #senzadime, sia chiaro. Perche’ io non vedo valori comuni con chi ha governato in questo anno”, ha concluso il senatore di Scandicci.