L’ultimo saluto a Bonaiuti, il tributo di politici e giornalisti
Un applauso commovente ha salutato l’uscita del feretro dell’ex esponente di Forza Italia dalla chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza
Un applauso commovente ha salutato l’uscita del feretro di Paolo Bonaiuti al termine dei funerali celebrati questa mattina nella chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, a Roma. Tante le persone che hanno voluto rendere omaggio all’ex esponente di Forza Italia e del Nuovo centrodestra, morto a Roma due giorni fa: Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Paolo Gentiloni, Antonio Tajani, Maurizio Lupi, Fabrizio Cicchitto, Pier Ferdinando Casini, Mario Baccini, Angelino Alfano, Gregorio Fontana, Maurizio Gasparri, Elio Vito, Francesco Storace, Filippo Sensi, Beatrice Lorenzin, Lorenzo Cesa, Luigi Zanda, Ugo Sposetti, Roberto Calderoli, Giorgio Mule’, Francesco Giro e Gianfranco Fini. Molti anche i giornalisti, tra cui Bruno Vespa, Clemente Mimun, Cesara Buonamici, Giovanni Floris. Commosso anche il ricordo di Berlusconi di cui Bonaiuti e’ stato storico portavoce. Una “collaborazione durata 18 anni – ha spiegato ai cronisti l’ex premier – ho conosciuto Paolo molti anni fa e l’ho immediatamente stimato come ottimo giornalista, capace anche di comunicazione verso gli altri con grande semplicita’ e grande chiarezza. Sono riuscito ad incontrarlo e ci siamo trovati bene insieme. Lui era vicedirettore de ‘Il Messaggero’ e aveva una posizione consolidata nel campo della stampa. Dopo qualche tempo pero’ me lo trovai in ufficio. ‘Vedendo come lei agisce da presidente del Consiglio, sono venuto per dirle che sono disposto a collaborare con lei’, mi ha detto”.
“Alla fine – ha proseguito Berlusconi – le cose in Italia sono andate come sono andate. Ci sono state delle prese di posizione da parte di uomini di Forza Italia che lui non ha condiviso e, nonostante con me continuasse in assoluto la vicinanza e l’amicizia, venne a dirmi ‘non posso piu’ collaborare con queste persone che secondo me sono lontane dal giusto pensiero, dal giusto comportamento’. Gli dissi: ‘Paolo fai quello che credi, naturalmente credo che questo non debba invalidare mai il nostro rapporto personale, la nostra amicizia’ e lui mi disse: ‘Non se ne parla’. Da quando e’ andato in un’altra formazione politica abbiamo tenuto rapporti continuativi. Ci telefonavamo una volta al mese. Poi – ha aggiunto il presidente di Forza Italia – c’e’ stata la malattia grave e dolorosissima che gli impediva di parlare e di mangiare”. L’ex capo dell’esecutivo ha, poi, smentito quanto letto ieri su un giornale che gli scatoloni dell’ufficio di Bonaiuti gli sarebbero stati fatti trovare nel cortile di palazzo Grazioli: “Non sarei assolutamente capace di fare una cosa del genere, neppure nei confronti di una persona di cui non sia amico. Quindi – ha ribadito Berlusconi, protagonista di un abbraccio dopo i funerali con Angelino Alfano – e’ stata una decisione totalmente sua, presa anche con un profondo dispiacere che mi aveva via via comunicato”.
Per il commissario europeo all’Economia Gentiloni, Bonaiuti e’ stato “un grande professionista, un grande gentiluomo e un bell’esempio per chi fa questo lavoro”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’eurodeputato e vicepresidente di Forza Italia, Tajani, che ha affermato: “bravo giornalista e bravo politico. Tante le battaglie combattute insieme. L’importante e’ che il ricordo non svanisca”. “Gli ho voluto molto bene”, il commento del presidente di Riformismo e liberta’, Cicchitto, che nel suo ricordo ha definito Bonaiuti un “personaggio straordinario che aveva la capacita’ di parlare con tutti” e a “fine giornata faceva un re’sume’ di questi colloqui con un’analisi politica applicata. Mise in piedi ‘Il Mattinale’, che era un giornale fatto solo per Berlusconi. Lo scrivevamo in sette o otto e scrivevamo tutto quello che ritenevamo vero, anche le cose che noi ritenevamo errori di Berlusconi e tutto era consentito”. Secondo il senatore di Forza Italia Giro, “Bonaiuti ha creato un gruppo molto agguerrito che teneva informato Berlusconi su ogni minimo dettaglio della cronaca politica quotidiana e preparava dei dossier molto dettagliati che venivano discussi insieme a Berlusconi la sera. Di Paolo ricordo anche – ha concluso il parlamentare di FI – l’ironia talvolta icastica e bruciante, il carattere molto vivace e soprattutto una cultura straordinaria e una grande sensibilita’”.