di Maurizio Balistreri
“E’ doveroso essere qui, dobbiamo stare vicini alle autorità locali e accompagnarle nella loro battaglia contro il razzismo”, aveva detto la presidente Boldrini, in diretta su Sky Tg24, poco prima dell’inizio dei funerali. “Ritengo – ha aggiunto – che vada rinviata al mittente l’accusa che Fermo sia un luogo razzista. Nessun luogo è razzista di per sé ma possono esserci elementi che praticano il razzismo”. Però, in ogni caso, ha sottolineato la Boldrini, “chi dice ‘scimmia africana’ a una donna non lo fa per essere gentile, e derubricare questo come una battuta goliardica è molto grave” e anche questo “lo rinvio al mittente”. C’è anche il messaggio del Papa: “Dio è anche nel migrante che vogliono cacciare” Nell’Angelus della domenica Papa Francesco enuncia la parabola del buon Samaritano e il riferimento non è casuale: il Pontefice si riferisce alla morte del nigeriano ucciso a Fermo (“quel migrante che volevano cacciare via” dice il Papa), un esempio concreto di razzismo che allontana il prossimo, che separa. Chi è il mio prossimo? Chi devo amare come me stesso? I miei parenti? I miei amici? I miei connazionali? Quelli della mia stessa religione?”.