Il 18 maggio cade il centesimo anniversario della nascita di Giovanni Paolo II, che quest’anno assume un ulteriore rilievo per il fatto che nelle scorse settimane dalla Polonia è arrivata la notizia che è stato avviato il processo di beatificazione per i suoi genitori. Papa Francesco celebrerà messa lunedì mattina alle 7 in mondovisione davanti all’altare della tomba. L`arcivescovo di Cracovia Marek Jedraszewski ha infatti annunciato mercoledì 11 marzo che dopo aver ottenuto il nulla osta della Congregazione per le cause dei santi, la diocesi polacca ha avviato l`istruzione a livello diocesano per i processi di Karol Wojtyla (1879-1941), il papà omonimo del futuro Pontefice, e della moglie, Emilia Kaczorowska (1884-1929).
Karol Wojtyla nacque il 18 maggio 1920. Vatican News ricorda oggi che Emilia, di salute molto cagionevole, aveva portato a termine la gravidanza tra mille difficoltà, nonostante i medici le avessero sconsigliato di proseguirla. Il suo fisico ne era uscito fortemente compromesso tanto che i 9 anni successivi al parto furono costellati da continui ricoveri in ospedale e un costante affievolimento delle forze fino alla morte. Tre anni dopo la prematura scomparsa della madre, un altro lutto scuote la famiglia Wojtyla: la tragica morte, a soli 26 anni, di Edmund, l`amato fratello maggiore che Karol guardava con ammirazione. A 21 anni il futuro Pontefice perde anche il padre, morto in una fredda notte d`inverno, il 18 febbraio 1941, forse il giorno più doloroso nella sua vita. Karol Wojtyla è solo al mondo.
“Eppure – scrive su Vatican News e Osservatore Romano Alessandro Gisotti – proprio grazie all`amore, all`esempio, all`insegnamento di quei “santi della porta accanto”, come direbbe Francesco, che sono stati i suoi genitori e suo fratello sa che c`è una Speranza che nessuna malattia e neppure la morte può sopraffare. Nel lungo cammino della sua esistenza, nel suo peregrinare per il mondo annunciando il Vangelo, Karol Wojtyla ha sempre avuto con sé la sua famiglia. Come sua madre, ha difeso la vita con coraggio.
Come suo fratello, si è speso per gli altri fino alla fine. Come suo padre, non ha avuto paura, perché ha aperto, anzi spalancato le porte a Cristo”.