Da lunedì scuole aperte in tutte le Regioni: non accadeva da metà novembre. Dopo 2 mesi di Didattica a distanza al 100%, proteste, sioperi e occupazioni, dall’1 febbraio infatti tutti gli studenti delle seconde-terze medie e delle superiori potranno tornare ovunque in presenza, anche se con una percentuale del 50% ed in qualche Regione anche con la possibilità per le famiglie di scegliere se mandare i figli in classe o farli ancora collegare al Pc.
Tra due giorni infatti, come già stabilito, risuona la campanella per tutti in Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Veneto, Sardegna, Calabria, Campania, e Puglia, mentre le altre Regioni avevano già ripreso – se pur con difficoltà e in molti istituti “a singhiozzo” – le lezioni in aula: i primi a tornare a scuola dopo le vacanze di Natale, il 7 gennaio, erano stati gli studenti delle Province autonome di Trento e Bolzano; l’11 gennaio era stato il turno di Valle d’Aosta, Toscana e Abruzzo; il 18 gennaio di Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte e Molise; infine, il 25 gennaio, avevano ripreso Lombardia, Liguria, Marche, Umbria e Campania (solo le medie).
Questo il focus sulle ultime 7 Regioni che ripartono l’1 febbraio.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Il Friuli Venezia Giulia prudenzialmente ha indicato al 50% la soglia della ripartenza, da interpretare con due deroghe: la percentuale può essere estesa in caso di attività di laboratorio in presenza e se vi sono in classe ragazzi che necessitano di attenzioni e cure particolari. In linea con l’autonomia scolastica, se un istituto ritiene che le condizioni di sicurezza possano essere rispettate, può stabilire un margine ulteriore di riapertura. Potenziato anche, tramite i prefetti, il piano trasporti per gli studenti: oltre 700 corse giornaliere/autobus in più e 4 nuove corse treno.
BASILICATA – In Basilicata si sta concludendo lo screening della popolazione scolastica e i dati sembrano positivi, confermando la possibilità di ripartire al 50% nelle scuole superiori da lunedì.
E’ attesa per domani un’ordinanza del presidente Vito Bardi.
VENETO – Dalla prossima settimana stabilita una ripresa delle lezioni in presenza di almeno il 50%, e fino ad un massimo del 75%. Per il Veneto la differenza tra l’applicazione della percentuale del 50 per cento rispetto a quella del 75 per cento nel rientro in classe della scuola secondaria di secondo grado è di oltre 53.000 studenti. La Regione ha consigliato, in via prudenziale, alle scuole di attestarsi sulla percentuale del 50 per cento, nelle prime 3 settimane di febbraio, attuando una rotazione settimanale o bisettimanale tra le classi e auspicando il mantenimento dell’unitarietà del gruppo classe.
SARDEGNA – In Sardegna ripartono le scuole superiori (le medie erano già aperte): nella settimana 1-6 febbraio è prevista la didattica in presenza al 50%, se non ci saranno criticità dall’8 febbraio le scuole potranno passare fino al 75%.
CALABRIA – Anche in Calabria lunedì si riparte al 50%: “La didattica a distanza a mio parere è un’esigenza – ha detto il presidente facente funzione Nino Spirlì – però nel pieno rispetto di chi non la pensa in questo modo. Stiamo mettendo in piedi un’ordinanza con la proposta della didattica integrata che si possa fare nelle famiglie, d’accordo con le istituzioni scolastiche, per cui ci saranno ragazzi che studieranno da casa e ragazzi che potranno studiare in presenza. In questo modo non ci sarà un’eccessiva presenza dei ragazzi sui mezzi di trasposto, che comunque sono già stati organizzati per essere utilizzati al 50%. Si sta lavorando sulla possibilità di consentire che alcuni ragazzi rimangano a casa e studino da casa, altri a scuola, con un’ordinanza che possa accontentare tutti, una soluzione che sia buona per tutti”.
CAMPANIA – In Campania lunedì ripartono in presenza le scuole superiori, mentre le medie erano già riprese il 25 gennaio. Ieri il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha firmato un atto di richiamo in cui si raccomanda ai dirigenti scolastici di adottare misure di massima prudenza nella organizzazione delle attività scolastiche, assicurando in particolare: 1. che la presenza in aula delle singole classi sia disposta in misura non superiore al 50% (misura minima prevista dal DPCM 14 gennaio 2021) per la scuola secondaria di secondo grado, assicurando il collegamento on line da parte della restante platea scolastica, preferibilmente in modalità sincrona; 2. che venga consentito ai genitori degli alunni, nel rispetto della misura sopra prevista, di optare per la fruizione della didattica a distanza; 3. che in ogni caso venga disposta, su richiesta, la fruizione dell`attività didattica a distanza agli alunni con situazioni di fragilità del sistema immunitario, proprie ovvero di persone conviventi, o comunque sulla base di esigenze adeguatamente motivate; 4. che non venga differenziato l`orario di ingresso degli alunni, assicurando piuttosto il rispetto dei limiti percentuali di presenza in aula degli alunni medesimi attraverso adeguate misure di rotazione.
PUGLIA – Anche in Puglia da lunedì ripartono le scuole superiori in presenza. Con Ordinanza n. 21 del 22 gennaio 2021 il presidente della Regione Michele Emiliano ha stabilito le regole per la scuola valide fino al 6 febbraio. Dall’1 al 6 febbraio, le scuole secondarie di secondo grado, adottano forme flessibili nell`organizzazione dell`attività didattica in modo che l`attività didattica in presenza venga svolta nel limite del 50% della popolazione scolastica, garantendo comunque la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l`uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l`effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
SICILIA – Per la Sicilia è atteso, tra oggi e domani, l’ok dal Ministero della Salute al passaggio da zona rossa ad arancione.
Da lunedì gli studenti siciliani dovrebbero così tornare a scuola, alle superiori con la formula del 50% in didattica a distanza e l’altra metà in aula. Nel frattempo sono stati effettuati tamponi su quasi 90mila studenti dell’Isola. A questo si aggiunge il piano Scuole sicure elaborato dall’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla e quello ai Trasporti Marco Falcone che potrà contare su 10 milioni di euro. askanews