Lupi precetta i ferrovieri, anzi no. Sciopero avanti tutta

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha revocato la precettazione dei lavoratori del settore ferroviario per lo sciopero generale di domani. Lo annuncia il Ministero in una nota diffusa dopo l’incontro con i sindacati. Fino al primo pomeriggio, per domani i treni dovevano essere regolari nonostante lo sciopero generale. Il gruppo FS italiane avevano comunicato, infatti, che a seguito dell’ordinanza dei trasporti di differimento dello sciopero del personale addetto al settore del trasporto ferroviario, venerdì 12 dicembre i treni avrebbero circolato regolarmente. La decisione del ministro aveva suscitato le critiche dei sindacati. Per il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, la precettazione costituisce “un modo inconsueto e senza precedenti di limitare il diritto allo sciopero dei cittadini costituzionalmente garantito e nell’ambito di uno sciopero generale. Di fatto, ancora una volta, si paleserebbe l’arroganza di questo Governo che oltre a non risolvere i problemi reali del Paese, oltre a introdurre norme precarizzanti il mondo del lavoro, con atteggiamenti di Stato di polizia ed eludendo qualsiasi confronto con il sindacato, vorrebbe vietare ai lavoratori di manifestare il proprio dissenso”.

Per la leader della Cgil, Susanna Camusso, la precettazione “è un atto davvero grave, quello di domani è uno sciopero generale. La nostra risposta è in atto, ci sono forme di protesta e denuncia rispetto a una volontà di intervenire a gamba tesa. Siamo sempre attenti a salvaguardare i lavoratori e di fronte al mantenimento della precettazione la rispetteremo, ma ne denunciamo la gravità. Stiamo valutando, non è una cosa che finisce qui”. Anche l’Ugl considera la precettazione dei lavoratori delle Ferrovie una scelta grave e allo stesso tempo una provocazione del tutto inopportuna”.

Aggiornato 19:47
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redazione