Lusi condannato in appello a 7 anni di carcere, confiscati i beni

L’EX TESORIERE MARGHERITA I giudici hanno inflitto ai commercialisti Montecchia e Sebastio rispettivamente 3 anni e 2 anni di reclusione. Condannata a dieci mesi la collaboratrice

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Sconto di pena di un anno (da 8 a 7 anni di reclusione) per Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita accusato di aver sottratto dalle casse del disciolto partito quasi 25 milioni di euro fino al 2011. Lo ha deciso la terza sezione penale della corte d’appello di Roma che ha dichiarato prescritti due episodi di appropriazione indebita fino al settembre del 2008 mantenendo inalterato il resto delle imputazioni. I giudici di appello hanno inflitto ai commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio rispettivamente 3 anni e 2 anni di reclusione. Condannata a dieci mesi la collaboratrice dello studio legale di Lusi, Diana Ferri. Il collegio, presieduto da Ernesto Mineo, ha disposto la nullità del sequestro conservativo (beni mobili e immobili) previsto nella sentenza di primo grado e ne ha ordinato la confisca.

Alla lettura della sentenza, maturata dopo una camera di consiglio di appena trenta minuti, Lusi è rimasto di ghiaccio e si è seduto accanto ai propri familiari che lo hanno accompagnato in udienza. Il 10 novembre scorso il sostituto procuratore generale della corte d’appello Simonetta Matone aveva sollecitato per l’ex senatore Pd la conferma degli 8 anni in primo grado non solo per il reato di appropriazione indebita, ma anche attribuendogli quello di associazione per delinquere in virtù di un ipotizzato accordo con gli altri imputati “stabile e permanente”. Il reato associativo, però, non è stato preso in considerazione neanche stavolta, in linea con quanto deciso dal tribunale il 2 maggio del 2014.