M5S a Renzi: “Basta prese per il c…”

Per M5S “non c’è più tempo”, gli italiani non possono essere “presi per il culo per un’intera estate”. In un post sul blog di Beppe Grillo la delegazione M5s che ha partecipato agli incontri con il Pd (Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Paola Carinelli, Vito Petrocelli) dà un ultimatum al presidente del Consiglio: “Alla fine, l’incontro con il Pd si è svolto ed è durato un’ora e mezza. Certo, dopo ben 25 giorni di fitto e intenso rapporto epistolare ci saremmo aspettati che arrivassero al tavolo con idee più chiare, una maggiore concretezza e anche più preparati. Ma non si può pretendere la luna. Malgrado i proclami di rapidità, il succo è che su quasi tutto si è preso bradipescamente altro tempo. Trattativa completa quindi che dovrebbe essere rinviata a una data ipotetica e condizionata alle mille vicissitudini parlamentari. Renzi parla di 15 giorni ma potrebbe slittare addirittura a settembre. Il M5s era pronto a chiudere ieri. Ci dispiace per il Pd ma non c’è più tempo. Il M5s non se la sente di prendere per il culo i cittadini italiani per un’intera estate”.

“Resta comunque – proseguono i grillini – la grande soddisfazione per l’apertura e il parere positivo ottenuti sull’introduzione delle preferenze nella legge elettorale che a questo punto diamo per confermati e che voteremo dopo la ratifica della proposta di legge elettorale concordata ad oggi degli iscritti on line. Il tema delle preferenze per noi è fondamentale, è una battaglia iniziata nel 2007 con il primo Vday e con la raccolta di 350.000 firme per l’iniziativa di legge popolare ‘Parlamento Pulito’. Quindi, almeno per questo, grazie a Renzi per aver accolto la proposta di un Parlamento di eletti e non di ‘nominati'”.

“Del resto – proseguono – Renzi stesso si era pronunciato in passato apertamente contro un Parlamento di ‘nominati’. Bisogna dargli atto che, anche se in ritardo, ha mantenuto la sua parola e si spera che la possa mettere in atto. Non crediamo infatti che su questo punto il segretario di un partito che ha avuto il 41 e rotti alle ultime elezioni europee debba chiedere il permesso a un chicchessia di Forza Italia, terza forza politica nel Paese destinata all’implosione e guidata da un pregiudicato”. I grillini chiudono con un post scriptum che sembra escludere nuovi incontri tra M5s e Pd: “Ieri al tavolo si è ipotizzato un altro appuntamento. Ma al momento si preferisce la ratifica degli attuali punti fin qui negoziati da parte dei nostri iscritti. Saremo pronti a votare la legge elettorale, inclusiva delle preferenze, direttamente in aula”. (TMNews)