M5s al bivio su eurogruppo dopo lo schiaffo di Alde. Di Stefano: decidono europarlamentari

M5s al bivio su eurogruppo dopo lo schiaffo di Alde. Di Stefano: decidono europarlamentari
10 gennaio 2017

Dopo la porta in faccia dell’Alde i Cinque Stelle sono chiamati a decidere sulla loro collocazione all’Europarlamento. Beppe Grillo e Davide Casaleggio, siglato il fallimentare pre accordo con Guy Verfhostadt avevano sottoposto a sorpresa in 24 ore al voto on line la scelta fra tre opzioni: adesione all’Alde caldeggiata dai leader, permanenza nell’Efdd con l’Ukip di Nigel Farage, passaggio al gruppo dei non iscritti. Dietro la scontata vittoria dell’opzione Alde nella web consultazione M5s (78,5% dei votanti pari a 31.914 iscritti), si è attestata la permanenza nell’Efdd con 6.444 voti mentre per l’approdo fra i non iscritti hanno votato solo 2.296 iscritti. Anche in forza di questo risultato Beppe Grillo, secondo alcune indiscrezioni di stampa, avrebbe assunto l’impegno con gli M5s s spendersi con Nigel Farage per consentire il rientro dei Cinque Stelle nell’Efdd nonostante l’improvviso e unilaterale annuncio divorzio.

GRUPPO AUTONOMO A dire l’ultima parola dovrebbe però essere, probabilmente già oggi stesso, l’assemblea degli europarlamentari M5s. “Ora la decisione sulla scelta a quale gruppo essere iscritti a Strasburgo la faranno gli europarlamentari. E’ una scelta puramente tecnica che riguarda solo loro”, ha affermato il parlamentare M5s Manlio Di Stefano, ospite stamani a Omnibus su La7. “Un gruppo autonomo formato da una singola forza politica al Parlamento europeo – ha detto ancora in proposito Di Stefano a Rainewws24 -non si può creare come in Italia. E’ quella sicuramente la soluzione migliore per noim per portare avanti le nostre idee che non sono né di destra né di sinistra ma semplicemente giuste. A Strasburgo si è obbligati ad allearsi con altre forze ma un’altra forza con le nostre stesse idee non c’è. Grillo e Casaleggio hanno proposto alla rete tre posizioni possibili indicando nell’Alde la migliore per loro. Tutte e tre erano considerate possibili. Io stesso non ho votato per l’accordo con l’Alde ma la rete lo ha scelto. I Liberali però si sono tirati indietro e l’Europa, come ha detto giustamente Di Battista, ha dimostrato considerarci un corpo estraneo”. Quanto al dissenso interno per le scelte di Grillo e Casaleggio, Di Stefano ha cercato ridimensionare. “Non travalichiamo sui ruoli. Il capo politico – ha detto- è Beppe Grillo Davide Casaleggio, come prima di lui suo padre, è il responsabile del settore comunicazione che per noi è importantissimo. Ma è una prestazione tecnica. E nel fare il suo lavoro Davide Casaleggio a me pare bravissimo”.

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LA RETE Intanto la base è ancora infuriata per all’annunciato accordo M5s-Alde di Grillo ma che poi è stato rigettato dal leader dei liberali europei e dopo bocciato dalla stessa rete grillina. Quindi, pioggia di critiche e dissociazioni dopo lo schiaffo Alde: “accordi segreti stop”. “Stiamo collezionando un bel po di “Figure di Merda”. Tutto questo perchè si cerca in segreto di fare cose che contrastano con la trasparenza e la coerenza. Ora Grillo che hai messo gli uni contro gli altri, cosa credi di aver ottenuto? Ravvediti”. Parola di Francesco P., commentatore certificato sul blog M5s di Beppe Grillo dove lo schiaffo Alde all’adesione dei Cinque stelle proposta e fatta votare in 24 ore dal leader con l’adesione del 78% dei votanti, dà la stura alla rabbia e alla contestazione di molti militanti. Emilio Ramponi: “buonasera a tutti i grillini, come me, arrabbiati e infastiditi dalla nuova figuraccia fatta, che non fa altro che fare ridere e gongolare gli altri e naturalmente fa perdere fiducia e consenso. Democrazia diretta, ma da chi ???….mi sorge un dubbio oltre al Sig.Grillo e al Sig.Casaleggio a dirigere il M5s ci sarà mica Paperino !!!…sarebbe meglio allora chiamare Qui,Quo,Qua che hanno sempre idee migliori e se la sanno cavare sempre, purtroppo non siamo in un giornaletto ma in Italia e di conseguenza nella UE. Se come dicono i giornali, queste trattative andavano avanti da molto tempo, settembre 2016, secondo il Fatto Quotidiano, i capi di questo movimento quale consultazione online hanno fatto per avere il benestare dagli iscritti ???…”

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