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Giunta Raggi, in bilico assessore all’Urbanistica. A Palermo chiusa indagine firme false

Mentre a Roma circola già il nome del successore di Paolo Berdini, dopo la grana che ha scatenato i malumori tra i consiglieri M5S a Roma, per le dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Stampa, l’assessore all’Urbanistica capitolino resta ancora in carica. Le sue dimissioni sono state rimandate al mittente, con riserva. Il sindaco Virginia Raggi, però, non ha alcuna intenzione di passare sopra alle esternazioni contro di lei. E se Berdini ha un ruolo fondamentale in questo momento su molte questioni, prima fra tutte la realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle, i rumors che vogliono sulla sua poltrona Emanuele Montini, si fanno sempre più forti. Uomo fidato del vicesindaco Daniele Frongia, Montini è già stato nel tavolo per l’urbanistica del M5S. Il suo nome però, rischia di creare ulteriori crepe all’interno del Movimento, già in difficoltà per tutti i passi falsi della Raggi e del suo staff. Coordinatore nazionale di Italia Nostra e capo del legislativo del gruppo M5S  (e un passato di un certo peso all’interno della giunta Rutelli), Montini sembra comunque avere tutte le carte in regola per sostituire Berdini. Tra i consiglieri M5S in Campidoglio, intanto, c’è malumore. La maggioranza avrebbe chiesto un incontro con il titolare dell’Urbanistica. L’intenzione dei consiglieri grillini, a quanto si apprende, è quella di aprire una verifica sul lavoro svolto in questi mesi dall’assessore, in particolare sulla gestione dei piani di zona ma anche su altri dossier ritenuti delicati e in carico a Berdini, uno fra tutti lo stadio della Roma.

FIRME FALSE Intanto nella neocapitale della Cultura 2018, la procura di Palermo, dopo tre mesi dalla puntata delle Iene che fece scoppiare il caso, ha chiuso l’inchiesta sulle firme false presentate dai grillini a sostegno delle liste elettorali alle comunali del 2012. I pm hanno notificato a 14 persone – deputati nazionali, regionali, attivisti del movimento 5Stelle e un cancelliere del tribunale – l’avviso di chiusura dell’indagine.  Atto che generalmente prelude a una richiesta di rinvio a giudizio. I magistrati dell’accusa contestano agli indagati, a vario titolo, il falso e la violazione di un dpr regionale del 1960 che recepisce la legge nazionale sulle consultazioni elettorali. L’elenco degli indagati comprende i nomi dei parlamentari nazionali pentastellati Riccardo Nuti, che fu anche il candidato a sindaco di Palermo, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, oggi sospese dal collegio dei probiviri, l’ex collaboratrice del gruppo dell’Assemblea regionale siciliana Samantha Busalacchi, i deputati regionali Giorgio Ciaccio e Claudia Mannino, che si sono autosospesi dal M5s, il marito della Mannino, Pietro Salvino, e Riccardo Ricciardi (marito della deputata Loredana Lupo, non indagata), all’epoca delegato alla presentazione della lista e delle firme a sostegno, quelle che, secondo l’accusa, sarebbero state falsificate.  Sotto inchiesta anche l’avvocato Francesco Menallo e il cancelliere Giovanni Scarpello, che attesto’ che le firme (ricopiate, secondo l’accusa, all’insaputa dei presunti firmatari) erano state apposte in sua presenza. La Rocca, Ciaccio, Paradiso e Ippolito hanno ammesso i fatti, coinvolgendo pure gli altri.

IL CASO RAGUSA  Intanto, a Ragusa, il collegio dei probiviri del M5s ha deciso di sospendere per 12 mesi, la consigliera comunale Maria Rosa Marabita, per le dichiarazioni fatte nel corso di alcune sedute del consiglio comunale nell’ultimo mese. Ma lei cade dalle nuvole e dice di non saperne nulla. Si è resa protagonista in consiglio di un paio di affermazioni: prima in occasione delle variazioni di bilancio di fine anno votando contro il provvedimento dell’amministrazione comunale guidata dal ‘pentastellato’ Federico Piccitto e successivamente ad inizio di anno rivelando di aver ricevuto la telefonata di Beppe Grillo o forse di un deputato, sicuramente qualcuno che voleva intimidirla ed influenzarla, affinché cambiasse atteggiamento nei confronti della Giunta Piccitto che lei critica ritenendo il sindaco e i suoi assessori contrari ai principi fondanti del Movimento. Proprio per questa sua ‘uscita’ era finita nella rubrica “I nuovi mostri” del tg satirico di Antonio Ricci, “Striscia la notizia”. Non so nulla di questo provvedimento di sospensione deciso dai probiviri. Non mi è stato notificato nulla”. “Sono senza parole – aggiunge la consigliera – perché io mi sento ‘pentastellata’ dalla testa ai piedi. I valori fondanti del Movimento sono il mio pane quotidiano. A Ragusa però abbiamo fallito, non abbiamo dato nulla ai cittadini rispetto a quello che abbiamo promesso. Abbiamo aumentato le tasse, i trasporti non funzionano, ecco perché critico l’amministrazione guidata dal sindaco Piccitto.

 

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redazione