“Partenza al rallentatore e col piede sbagliato”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars non usa mezzi termini per bocciare il Crocetta-bis, “nato dopo un’interminabile gestazione, senza alcuna strategia per la Sicilia, ma con l’unico intento di tirare a campare”. “Il risultato e’ un enorme pastrocchio – sostengono i deputati M5s – con gente sbagliata al posto sbagliato e candidati alle Europee che non dovrebbero assolutamente far parte del governo”. “Vista l’impossibilita’ di mettere in piedi un esecutivo forte che potesse operare per il bene dell’isola – aggiungono – Crocetta avrebbe fatto bene a dimettersi, ma e’ evidente, per usare una frase celebre, che per il governo della rivoluzione e’ meglio tirare a campare, piuttosto che tirare le cuoia”. “Si e’ lasciato affondare la Regione, lasciando per mesi tutta l’amministrazione allo sbando – affermano i deputati – per partorire un governo di poche pretese e varato senza un minimo di meritocrazia e di moralita’.In questo caso Marino sarebbe stato il primo ad essere confermato ed invece e’ stato il primo ad essere fatto fuori”.
Tra i confermati per i Cinquestelle poteva essere lasciata fuori benissimo la Vancheri, di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza. “Crocetta . sostengono i deputati – avrebbe potuto governare tranquillamente se solo avesse portato avanti veramente le riforme che tanto va sbandierando perche’ noi avremmo votato tutti i provvedimenti giusti, ed invece ha preferito scegliere la strada del compromesso politico, pur di non iniziare ad affrontare i problemi reali”. Sono parecchi, per il Movimento, “i talloni d’Achille della nuova giunta, visibili gia’ con un esame appena superficiale”. “Intanto – dicono i deputati – non e’ assolutamente opportuna la permanenza nell’esecutivo di due candidate alle Europee che potrebbero sfruttare il loro ruolo istituzionale per avvantaggiarsi sugli avversari. E questo vale soprattutto per l’assessore Scilabra, alla guida di un comparto come quello della Formazione dove gravitano quasi quindicimila famiglie”.
Una bocciatura senza appello, anche quella dell’assessore Sgarlata all’Ambiente, “che dimostra il legame di Crocetta alle persone piuttosto che alle competenze”. “Beni culturali e Territorio ed Ambiente – proseguono i deputati – non ci sembrano settori del tutto affini, a meno che non siamo in presenza di tuttologi, dalle conoscenze enciclopediche”. Non piace ai deputati del Movimento Cinque stelle anche l’ingresso in giunta di Fiumefreddo, “i cui danni al Bellini di Catania sono ancora visibili e che gli hanno fruttato la querela di ben 5 sigle sindacali”. Al neo assessore i sindacati contestano l’attribuzione di incarichi ed assunzioni a contratto per prestazioni professionali non previste, costose consulenze, danni patrimoniali e non, abuso d’ufficio e tante altre cose. “Se – affermano i deputati – solo la meta’ delle cose segnalate fossero vere per la Cultura in Sicilia si aspettano pagine non certo da consegnare alla storia”.