Il M5S caccia il sindaco di Gela. Messinese: “Nessuno mi ha mai chiesto spiegazioni”

EPURAZIONE GRILLINA Per il movimento il primo cittadino della città nissena “non ha provveduto al taglio del proprio stipendio nonostante il consiglio comunale votato un relativo atto”

messinese

Il sindaco di Gela, Domenico Messinese, “e’ venuto meno agli obblighi assunti con l’accettazione della candidatura” e si e’ dimostrato “totalmente fuori asse rispetto ai principi di comportamento degli eletti nel MoVimento 5 Stelle e anche alle politiche ambientali energetiche e occupazionali piu’ accreditate in ambito europeo”. Pertanto “si pone fuori dal Movimento, di cui, da oggi, non fa piu’ parte”. Ne da’ notizia il M5S Sicilia. “Messinese – prosegue il M5S Sicilia – non ha provveduto al taglio del proprio stipendio, nonostante il consiglio comunale di Gela abbia votato anche un atto d’impegno in questo senso, col fine ulteriore di generare un effetto domino normativo che avrebbe portato automaticamente alla riduzione delle indennita’ degli assessori e dei consiglieri”.

Dai vertici del movimento “non mi ha chiamato nessuno e devo dire che è molto che non li sento, nessuno ha mai chiesto spiegazioni personalmente. C’è stata abbastanza latitanza, se sono stati latitanti per mantenere la libertà di gestione dell’amministrazione locale questo è un merito, ma se invece è per poter abbandonare un sindaco che crede nel Movimento 5 Stelle questa è un’altra cosa”. E’ quanto aveva detto in mattinata Messinese nel corso di una intervista televisiva. “Io – aveva aggiunto – sono del M5S, perché la trasparenza, la chiarezza e l’onestà sono dentro di me, non mi faccio influenzare da dicerie. Le calunnie e gli attacchi mediatici non mi sono mai piaciuti. Le azioni di un amministratore devono essere sempre per il bene della collettività, mai per il bene dei singoli o di singole forze politiche”.