M5S, Montante si dimetta da Confindustria. Crocetta nomina commissario Irsap

“Altro che puntare ai mercati esteri con Unioncamere Sicilia, come dichiara ai quattro venti in questi giorni, Antonello Montante (foto) deve dimettersi da questo ente. Deve lasciare pure i vertici di Confindustria Sicilia e la Camera di Commercio di Caltanissetta. Anche i vertici dell’Irsap vanno azzerati”. Il M5S all’Ars torna a chiedere le dimissioni di Montante dopo le recenti notizie che raccontano l’implosione dell’antimafia di facciata. “Crocetta – dicono – i deputati non può accampare più scuse. Azzeri i vertici dell’istituto regionale per lo sviluppo delle Attività produttive e dia seguito alla nostra legge, mettendo ai vertici dell’Irsap un imprenditore di fama e comprovata moralità. Per quanto riguarda Montante, indagato per mafia, non può continuare a parlare in nome degli imprenditori siciliani, anzi ci meravigliamo come possano questi continuare a farsi rappresentare da una figura che in questo momento dovrebbe avere solo il buon senso e il dovere morale di farsi da parte”. “Continuiamo a rimanere letteralmente basiti – continuano i deputati – che una persona indagata per mafia possa continuare a far parte dell’organico dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati, dalla quale Montante si è solamente sospeso e non dimesso, come invece sarebbe stato sacrosanto”

Intanto, la giunta regionale, presieduta dal governatore Rosario Crocetta, ha nominato Alfonso Cicero commissario straordinario dell’Irsap. “La decisione scaturisce dal fatto che attualmente ci si trova di fronte a due leggi sulla composizione degli organi rappresentativi degli enti, che prevedono criteri diversi – spiega Crocetta – Una è la norma generale del 7 maggio 2015 (art. 39) che fissa nel numero di massimo 3 i componenti degli organi di amministrazione, mentre l’articolo 7 della legge regionale n.8 del gennaio 2012, fissa a 5 i membri del cda dell’Irsap, in rappresentanza di associazioni datoriali di categoria. La giunta pertanto, che ha già posto il quesito all’avvocatura dello Stato, nelle more della interpretazione ha deciso di assicurare una gestione in continuità con l’attività trasparente effettuata da Alfonso Cicero, già presidente e commissario di tale ente, senza vuoti gestionali”.

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