Politica

Il M5s nel caos, Trizzino: Di Maio non può fare il capo e il ministro

“Luigi Di Maio ha avuto il merito di averci portato al 32%, ma poi ha sottovalutato il fatto che il 4 marzo era successa una rivoluzione, e che bisognava analizzarla meglio e non andare semplicemente al governo. Siamo in difficolta’, ma si puo’ recuperare il rapporto con gli elettori. Basterebbe dire: ho sbagliato, abbiamo sbagliato”. Lo afferma il deputato M5s Giorgio Trizzino, in un’intervista a ‘Repubblica’ in cui torna a chiedere una distinzione tra il ruolo di capo politico e chi ha la responsabilita’ di governo. “Non posso dire a Di Maio di dimettersi da ministro e pensare solo al Movimento, ma lui deve capire che la buona salute del M5s e’ essenziale anche per la vita del governo”, rileva Trizzino.

“Per la salute del M5s io mi auguro che dedichi piu’ tempo alla vita dei gruppi parlamentari. C’e’ qualcosa che non va, come dimostra la quarta votazione andata a vuoto per eleggere il capogruppo, una cosa che si potrebbe risolvere in 24 ore”. Trizzino descrive “un sensibile calo di attenzione della gente verso i nostri argomenti. Significa che qualcosa e’ accaduto. Non abbiamo fatto errori cosi’ grossolani da giustificare un simile calo, anzi il numero dei provvedimenti adottati e’ notevolissimo”. L’errore, dichiara, e’ “nella comunicazione. Dovevamo fare piu’ conferenze stampa, per dire le cose che facevamo, e meno talk show, dove spesso siamo stati battuti, perche’ troppo naif”. “Non condivido il merito delle cose che dice Salvini, ma lui ha saputo parlare ai cittadini”, prosegue Trizzino, secondo cui il Movimento “in un certo senso” si e’ imborghesito. “E’ venuto a mancare un filo diretto con la gente. E ormai sembra che sia tutto colpa nostra, l’Ilva, Venezia sott’acqua”.

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redazione