M5S Sicilia, illegittime alcune nomine commissari Province

4 dicembre 2014

“Si faccia chiarezza subito sui criteri di nomina dei commissari delle ex Province”. Il gruppo parlamentare del M5S all’Assemblea regionale siciliana ha presentato una interrogazione all’assessore delle Autonomie locali, prima firmataria Gianina Ciancio, per chiedere di accertare la regolarità dei conferimenti degli incarichi ai “timonieri” degli Enti cancellati di recente dall’Ars, “al fine di ripristinare la regolarità alla luce della normativa nazionale e regionale attualmente in vigore”. Secondi i deputati del gruppo, infatti, qualche nomina cozzerebbe con alcune norme, ed in particolare con l’articolo 2 delle legge regionale 26 del 2014 (che prevede l’inconferibilità dell’incarico di commissario straordinario ai soggetti titolari di altri incarichi conferiti dall’amministrazione regionale) e con il dl “anticorruzione” del 2014, che sancisce l’incompatibilità tra incarichi amministrativi di vertice di amministratore di ente pubblico e cariche di componenti della giunta o del consiglio di una Provincia, di un Comune con popolazione superiore ai 15 mila abitanti. “Il commissario straordinario – scrivono gli interroganti – ricopre le funzioni di componente della Giunta o del Consiglio, divenendo a tutti gli effetti organo di indirizzo politico dell’Ente”. Tra coloro che sono stati nominati di recente commissari straordinari alcuni rivestono ben più di un incarico regionale, come Giulio Guagliano (revisore della Camera di commercio di Caltanissetta e attualmente capo di gabinetto, nonché amministratore unico della Resais, società partecipata dalla Regione) e Dario Cartabellotta, dirigente generale della Pesca, commissario del Comune di Licata ed ex assessore della giunta Crocetta.

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