M5S, Siracusa-Gela non si farà mai. Schiaffo da Europa
“La Siracusa-Gela? Non si farà mai, almeno non con i fondi europei. La commissione europea, rispondendo ad una nostra precisa domanda, è stata categorica. Di farla rientrare nel Po-Fesr 2014-20, come aveva proposto la Regione, non se ne parla nemmeno”. La risposta che nei giorni scorsi Bruxelles ha dato ai deputati regionali M5S Luigi Sunseri e Govanni Di Caro, in missione in terra belga è una sorta di pietra tombale sui sogni di normalizzazione degli automobilisti del sud-est della Sicilia.
“In soldoni – afferma Luigi Sunseri – ci è stato risposto che non c’è la benché minima possibilità di far rientrare il finanziamento dell’opera nel PO Fers 2014-20, come aveva proposto la Regione (seppur subordinandolo ad un approfondimento esplorativo del dipartimento infrastrutture), visto che le somme del precedente piano rischiano molto concretamente di andare perdute, se l’opera non sarà terminata entro il termine massimo del 31 marzo 2019. Il Cas stesso, relazionando sull’opera, ha messo in evidenza le enormi difficoltà nel portare avanti i lavori, sostenendo che il completamento del tratto Ispica-Modica è previsto per gennaio febbraio 2020″.
“Il rischio di decertificazione, con conseguente perdita dei finanziamenti – aggiunge Sunseri è pertanto altissimo, con ovvi, gravissimi contraccolpi per il bilancio regionale, mentre il sogno di completare l’opera diventa sempre più un miraggio, a meno che non si trovino linee di finanziamento statale. Che ne sarà ora dei lavoratori impegnati nei cantieri?. Questo governo pensi al futuro di questa terra. Si concentri si nuove idee infrastrutturali per la programmazione 2021-2027″.
“La Siracusa-Gela – commenta Sunseri – rischia di diventare la più grande incompiuta italiana. Era il 1968 quando cominciò a parlarsene e un titolo di giornale di quel periodo annunciava che l’autostrada avrebbe dovuto essere pronta per il 1973. Diciamo che siamo andati un tantino oltre”. “Il governo Musumeci – afferma la deputata Stefania Campo – deve dare risposte precise ad un’area come quella del sud-est, sempre penalizzata dalla scelte regionali e statali, quando invece dovrebbe essere valorizzata per le enormi potenzialità economiche e turistiche che offre”.[irp]