Il ritorno al futuro potrebbe essere già domani. Il colosso automobilistico giapponese Toyota ha deciso di partecipare al finanziamento del progetto di vettura volante, nei piani di un gruppo di giovani ingegneri denominato Cartivator. Il prototipo dell’auto del futuro, battezzata SkyDrive, dovrebbe vedere la luce nel 2018 con l’obiettivo di accendere la fiamma olimpica alla cerimonia di apertura dei Giochi del 2020. SkyDrive, lunga 2,90 m e larga 1,30 m, potrà volare a 100 km/h a un’altezza di 10 metri, viaggiando su strada a 150 km/h su tre ruote e con a bordo un unico pilota-conducente. L’intenzione è quella di creare entro il 2050 un mondo dove a chiunque sarà possibile volare nel cielo al fine di decongestionare i trasporti urbani dei paesi sviluppati, altrimenti destinati a esplodere. Per questo è però necessario realizzare una piccola vettura volante capace di decollare e atterrare in verticale, senza bisogno di piste speciali. Le macchine volanti sono entrate nel mirino anche di altri grandi nomi dell’industria e dei servizi, da Uber al co-fondatore di Google Larry Page, sino al gruppo aeronautico europeo Airbus. Domani è dietro l’angolo.